<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Agsm Aim

Aiuti per 2 milioni di euro alle famiglie in difficoltà: in arrivo sconti in bolletta

Il Cda di Agsm Aim discuterà la misura richiesta dai sindaci di Vicenza e Verona
La misura di Agsm Aim chiesta dai sindaci di Vicenza e Verona è rivolta a chi non ha diritto al bonus sociale e versa in difficoltà FOTO ARCHIVIO
La misura di Agsm Aim chiesta dai sindaci di Vicenza e Verona è rivolta a chi non ha diritto al bonus sociale e versa in difficoltà FOTO ARCHIVIO
La misura di Agsm Aim chiesta dai sindaci di Vicenza e Verona è rivolta a chi non ha diritto al bonus sociale e versa in difficoltà FOTO ARCHIVIO
La misura di Agsm Aim chiesta dai sindaci di Vicenza e Verona è rivolta a chi non ha diritto al bonus sociale e versa in difficoltà FOTO ARCHIVIO

Nonostante le stime ottimiste, almeno a corto raggio, la crisi energetica non è finita e continua a preoccupare soprattutto le fasce più fragili della popolazione. Per questo, il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco e il suo omologo veronese, Damiano Tommasi, hanno chiesto ad Agsm Aim di studiare una misura di sostegno dedicata alle famiglie in difficoltà. L’iniziativa dovrebbe tradursi in un’offerta commerciale ad hoc che sarà discussa per l’approvazione domani in sede di consiglio di amministrazione della multiutility.

Un “Bonus sostegno”

Così è stato denominato lo strumento da mettere in campo, da applicare sia ai costi della fornitura di gas, sia a quelli relativi all’energia elettrica. Con l’effetto, secondo le proiezioni già elaborate dagli uffici della società, di scontare le bollette su base annua di circa 100 euro per l’energia (per una famiglia con un consumo medio di 2.700 kilowattora l’anno) e di 50 euro per il gas (per chi ha un consumo medio di 1.400 metri cubi ogni 12 mesi). Una misura che avrà un impatto sui conti di Agsm Aim per un ammontare di 2,1 milioni di euro e che andrà a supportare le famiglie fragili. Si tratta di un bacino calcolato in circa 4 mila utenti a Vicenza, degli 11 mila totali con Verona, che potranno aderire all’offerta all’interno di una precisa finestra temporale: dal primo febbraio al 30 settembre, per chi è già cliente sul libero mercato; dalla data di attivazione della fornitura fino al 30 settembre per i nuovi clienti. Nel dettaglio, l’offerta sul libero mercato sarebbe rivolta alle utenze domestiche intestate a clienti con Isee oltre i 15 mila e fino ai 18 mila euro, con meno di quattro figli a carico e che non percepiscono reddito o pensione di cittadinanza. Famiglie che non beneficiano del bonus sociale, rivolto ai nuclei più in difficoltà, ma che comunque faticano ad arrivare a fine mese; una situazione, questa, aggravata dal rialzo repentino dei prezzi di luce e gas che ha avuto l’effetto di un terremoto nei bilanci domestici.

L'offerta elettrica

Con riferimento, dunque, alla fornitura di energia elettrica, l’offerta prevede l’applicazione del prezzo dell’energia all’ingrosso corrispondente al Pun (il prezzo unico nazionale), valore di riferimento della Borsa elettrica (pressappoco il prezzo di costo per le società di vendita), a cui verrà applicato uno sconto di 3,5 centesimi per kilowattora consumato nel periodo di validità dell’offerta, mentre tutte le altre componenti tariffarie rimangono quelle stabilite dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera).

Sconto gas

Lo stesso taglio della tariffa (al metro cubo) varrà anche per il gas e si applicherà, in questo caso al Psv-Da, il prezzo adottato da Arera per i contratti nel mercato tutelato. Il meccanismo prevede anche una clausola di salvaguardia: qualora nel periodo di validità della proposta, il prezzo di maggior tutela, sempre diminuito del Bonus sostegno risultasse inferiore a quanto previsto dall’offerta, sarà restituito al cliente un importo pari alla differenza tra il prezzo pagato e quello di maggior tutela scontato dell’agevolazione. Come detto, il risparmio su base annua si aggira intorno ai 50 euro per il gas e ai 100 per la luce, anche se potrebbe essere più sostanzioso e raggiungere quota 250 euro se il cliente ha un vecchio contratto con la formula di prezzo indicizzata al Pfor. 

 

Laura Pilastro

Suggerimenti