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Il caso

Ritorna il manifesto in onore dei Martiri delle Foibe. Era stato strappato di notte

È accaduto nella notte tra venerdì e sabato 4 febbraio. Lo avevano denunciano i promotori di Azione Studentesca
Il manifesto strappato
Il manifesto strappato
Il manifesto strappato
Il manifesto strappato

Aggiornamento, martedì 7 febbraio. Ripristinata la gigantografia di sei metri per tre metri, che Azione Studentesca Vicenza aveva affisso in viale D'Alviano in onore dei Martiri delle Foibe. Il maxi poster era stato imbrattato e poi strappato quattro giorni fa. 

«La mancata condanna da parte di tutte le forze politiche e civili al raid vandalico contro la gigantografia in onore ai Martiri delle Foibe, ci dimostra come sia ancora più necessario lottare per veder sconfitto ogni negazionismo» apre così il comunicato di Azione Studentesca Vicenza. «Questo ci ha dato ancora più spinta - continua il nota - e abbiamo provveduto a ripristinare la gigantografia. Se dovesse subire nuovi danneggiamenti, ci aspettiamo un'autocritica che le forze politiche che hanno provveduto a giustificare, con le parole o con i loro silenzi, questi atti vandalici».
«Lo sappiano - conclude il movimento studentesco - il negazionismo e l’oscurantismo hanno i giorni contati. Sempre più italiani, tra cui i giovanissimi, scoprono la verità e partecipano alle commemorazioni per il Ricordo. Come Azione Studentesca, infatti, parteciperemo con entusiasmo al corteo di sabato 11 Febbraio per dimostrare ancora una volta che siamo orgogliosi della nostra Storia. Appuntamento alle ore 15 a Polegge».

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Sabato 4 febbraio. Il tempo di esporlo e subito il maxi manifesto è stato vandalizzato. Nella notte scorsa, la gigantografia di sei metri per tre metri, che Azione Studentesca Vicenza aveva affisso in viale D'Alviano in onore dei Martiri delle Foibe, è stata prima imbrattata e poi strappata. Il grande manifesto fatto affiggere in uno spazio pubblicitario riportava la scritta "Onore ai martiri delle Foibe", in occasione delle celebrazioni della commemorazione del Giorno del Ricordo degli istriani, fiumani e dalmati.

La nota di Azione Studentesca

«Un atto disgustoso, in totale spregio alle decine di migliaia di nostri compatrioti che hanno trovato la morte nelle foibe per mano dei partigiani comunisti titini. E anche dei 350.000 esuli istriano dalmati che hanno dovuto abbandonare la loro terra», la nota di Azione Studentesca, promotrice dell’affissione. «Che nella nostra città e nella nostra provincia - dichiara ancora - ci fossero dei nostalgici dei crimini del comunismo titino è cosa risaputa. Dopo i tentativi di conferenze negazioniste, fortunatamente impedite lo scorso anno, ecco che gli odiatori seriali degli italiani tornano ad alzare la testa».

Il sindaco Rucco

«Voglio esprimere assoluta condanna da parte di tutta l'amministrazione comunale - fa sapere il sindaco di Vicenza Francesco Rucco - perché si tratta di un gesto vile e meschino nei confronti di un messaggio che ricorda le vittime e i martiri italiani delle foibe per mano dei partigiani jugoslavi, durante e subito dopo la seconda guerra mondiale. Oltre alla cerimonia di questa mattina, il prossimo 10 febbraio daremo vita a numerosi eventi in piazza Norma Cossetto a Polegge, nel cimitero maggiore e in viale Martiri delle Foibe, per ribadire il rifiuto e la condanna a tutti i totalitarismi e per non dimenticare".

Il deputato Pretto

Sull’episodio è intervenuto anche il deputato leghista Erik Pretto. «Imbrattare e poi strappare la gigantografia esposta a Vicenza in memoria dei Martiri delle Foibe, a pochi giorni dalla ricorrenza a loro dedicata, è una mancanza di rispetto non solo verso le vittime del massacro ed i loro famigliari, ai quali esprimo sinceramente la mia più sentita vicinanza, ma anche nei confronti delle nostre Istituzioni democratiche che hanno riconosciuto ufficialmente la tragedia delle vittime civili e militari delle foibe dichiarando il 10 febbraio come “Giornata del Ricordo”», le sue parole.

 

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