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L'inchiesta

Abusi di Capodanno a Milano: anche una vicentina molestata dal branco

Fermo immagine di un video sui fatti avvenuti a Milano la notte di Capodanno
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«In un attimo mi sono ritrovata circondata di persone che non conoscevo. Mi hanno avvolto come in una “nuvola” e mi hanno messo le mani dappertutto, spogliandomi dei vestiti. È durato poche decine di secondi ma è stato terribile». È quanto ha denunciato una ragazza vicentina di 19 anni: c’è anche lei fra le numerose vittime degli abusi sessuali compiuti dal branco in piazza Duomo a Milano la notte di Capodanno, che stanno facendo discutere da giorni e che hanno portato la polizia lombarda ad arrestare alcuni giovani nordafricani e a denunciarne diversi altri, fra cui qualche minorenne.

Gli abusi Piazza Duomo quella sera era gremita di giovani per festeggiare l’inizio del 2022. In diversi momenti, e in diversi angoli della piazza, sono scattate le aggressioni: almeno 5, secondo i detective della squadra mobile, guidata dal dirigente Marco Calì, che in passato ha lavorato a Vicenza. Gruppi di giovani, che agivano come in una sorta di “nuvola” (espressione usata sia dalle vittime che dagli inquirenti), circondavano le ragazze per scherzare o ballare con loro e poi, agendo in sintonia, le aggredivano sessualmente, tenendole ferme e molestandole, dopo aver tolto loro i vestiti. Qualche vittima è caduta a terra nel tentativo di liberarsi, rischiando di essere schiacciata; qualche altra è stata sollevata da decine di braccia, che la tenevano in alto; qualche altra si è ritrovata completamente svestita. La polizia, che era presente, è intervenuta per soccorrerle ma nel frattempo gli aggressori si erano già allontanati, confondendosi nella ressa di gente. Molti di loro sono stati individuati, e due sono finiti in carcere, fra Milano e Torino. 

La vicentina La giovane, che si è rivolta ai carabinieri berici solo qualche giorno fa (i militari hanno trasmesso la denuncia alla questura di Milano) ha raccontato di essersi recata nel capoluogo lombardo con un gruppetto di amici nordafricani per festeggiare Capodanno. In realtà, in piazza non era previsto alcun veglione, ma la scelta era ricaduta comunque su Milano. La ragazza ha riferito di essersi trovata attorniata da ragazzi che non conosceva, mentre gli amici erano poco lontani; ma nel caos e nell’euforia nessuno si sarebbe accorto di nulla. Anche nel suo caso, all’improvviso, mani ovunque e tentativo di toglierle i vestiti. Ma cercato di resistere, ha urlato e poi gli aggressori si sono allontanati, sparendo rapidamente nel nulla. Una denuncia analoga è arrivata a Milano da una ragazza di Genova. Complessivamente le vittime sarebbero almeno una dozzina, ma il timore è che il numero possa salire, al pari di quello degli indagati. Gli accertamenti, anche attraverso i filmati realizzati da telecamere di nuova generazione, sono in corso per dare un nome ai molestatori seriali. 

Le indagini Denunciati ed arrestati - quasi tutti di origini nordafricane - al momento devono rispondere a vario titolo di violenza sessuale (nell’ipotesi delle molestie), lesioni aggravate e rapina, perché ad alcune vittime sarebbero stati sottratti effetti personali durante le aggressioni. Nel corso delle perquisizioni sono stati trovati gli abiti usati la sera del 31 dicembre; altri indizi sono emersi dall’analisi di telefonini e social. Non solo: alcuni dei presenti in piazza hanno filmato (anche senza rendersi conto di cosa stava avvenendo, se non in un secondo momento) le aggressioni: hanno messo a disposizione degli inquirenti i video.  

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Diego Neri

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