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Trissino

Zaia sui Pfas
«Serve commissario
per bonifica Miteni»

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Zaia ha chiesto un commissario per la bonifica dell'area ex Miteni
Zaia ha chiesto un commissario per la bonifica dell'area ex Miteni
Zaia ha chiesto un commissario per la bonifica dell'area ex Miteni
Zaia ha chiesto un commissario per la bonifica dell'area ex Miteni

TRISSINO. «La bonifica dell’area ex-Miteni è una priorità fondamentale per la Regione del Veneto, ma con le attuali norme non siamo in grado di agire, perché la legge non ce lo consente. Siamo pronti a mettere a disposizione 3 milioni di euro, ma serve che il Governo nomini subito un Commissario Straordinario con poteri di agire con tempestività e adeguati finanziamenti statali». Lo afferma il Presidente del Veneto Luca Zaia, in una lettera inviata al presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul destino della ditta Miteni di Trissino, al centro dell’inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche (Pfas).
Nella comunicazione Zaia ripercorre le principali tappe della vicenda legata all’inquinamento e di quanto realizzato dalla Regione per farvi fronte, in particolare l’attività commissariale che sta permettendo di realizzare la nuova rete di acquedotti per portare acqua pulita nelle zone dove le falde sono contaminate da Pfas.

«Sinora - sottolinea Zaia - non si è registrato un concreto ed esaustivo intervento delle operazioni di bonifica, e le azioni di messa in sicurezza di emergenza non sono pienamente efficaci per bloccare la diffusione della contaminazione delle acque sotterranee. Si ha ragione, pertanto, di ritenere che le operazioni di bonifica non potranno verosimilmente procedere con
la dovuta celerità». Di qui la richiesta di un commissario straordinario per «garantire la maggiore tempestività ed urgenza che la grave situazione ambientale presente nel sito richiedono».

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