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La prova sul campo

Valdagno-Trissino, un calvario: 45 minuti per fare 13 chilometri

Incolonnamenti lungo la Sp 246: rotatorie e semafori a chiamata rallentano notevolmente la viabilità (Foto CARIOLATO)
Incolonnamenti lungo la Sp 246: rotatorie e semafori a chiamata rallentano notevolmente la viabilità (Foto CARIOLATO)
Incolonnamenti lungo la Sp 246: rotatorie e semafori a chiamata rallentano notevolmente la viabilità (Foto CARIOLATO)
Incolonnamenti lungo la Sp 246: rotatorie e semafori a chiamata rallentano notevolmente la viabilità (Foto CARIOLATO)

Valdagno e Trissino distano fra loro 13 chilometri. Basterebbero meno di 18 minuti per percorrerli in auto. Invece, ci vuole almeno il doppio del tempo in orari normali, per non parlare degli orari di punta quando i tempi di percorrenza arrivano tranquillamente anche a 45 minuti. Per soli 13 chilometri: quasi quasi si farebbe prima in bicicletta o addirittura a piedi, di corsa. Un calvario percorrere la Sp 246 tra rotatorie, semafori a chiamata e camion, oltre al normale traffico di auto e di furgoni che si riversa sull’arteria provinciale quotidianamente. 

Prova sul campo Mattina: tra le 7.30 e le 8.15. Chi si mette in macchina per andare al lavoro nelle zone industriali della pianura e parte dalla rotatoria di Ponte dei Nori a Valdagno raggiunge il rondò del Leone a Trissino dopo 35 minuti. Quando nel pomeriggio, tra le 17 e le 19, si fa il percorso inverso ci si accorge che i pendolari - e anche chi sta facendo la prova sul campo, come chi ha realizzato questo servizio giornalistico - impiegano molto più tempo: i minuti lievitano a 45. Cioè una media di meno di 20 chilometri all’ora.

I punti neri Sono ben cinque gli intoppi al traffico sulla grande viabilità di valle, la Sp 246, che causano gli incolonnamenti tanto che per fare poco più di una decina di chilometri ci si impiega quasi un’ora: sono i rondò della “Melonara” e del Tosano di Cereda, le rotatorie di Brogliano in prossimità dell’incrocio con Sp “Priabonese”, della stazione di Castelgomberto e della fermata Svt di Trissino. Una penalizzazione relativa alla viabilità, che grava in modo pesante su quanti utilizzano l’arteria principale della valle dell’Agno, ovvero i lavoratori che devono calcolare, oltre alle ore di lavoro trascorse in fabbrica o in ufficio, almeno un’ora e mezza per il tragitto tra andata e ritorno a casa a fine turno: lo stesso discorso vale per i camionisti che vengono rallentati, o spesso bloccati in incolonnamenti.

Valdagno-Cornedo Chi parte da Valdagno e sceglie la strada in Destra Agno, trova fino alla rotatoria di Spagnago, che lo porta a bypassare il centro di Cornedo attraversando la galleria “Serenissima”, un flusso scorrevole; chi, invece, sceglie di attraversare l’abitato di Spagnago percorrendo la provinciale 246 deve calcolare almeno 7 minuti in più per il tempo di percorrenza data la presenza del semaforo e delle numerose strade laterali che rallentano lo scorrimento lungo la Sp per far passare chi si immette sulla 246.

Cornedo-Brogliano Se si viene dalla galleria “Serenissima” o dal centro di Cornedo, e ci si approssima alle due rotatorie della “Melonara” di Cereda, bisogna far fronte al primo imbuto del traffico: comincia l’incolonnamento dei veicoli che supera il rondò del Tosano e arriva fino all’incrocio con l’arteria provinciale Priabonese. Appena affrontata la grande “ciambella” di Brogliano, che a fine anno riceverà il traffico della Superstrada Pedemontana Veneta, ci si trova già imbottigliati nel tratto della zona denominata “Palazzetto”.

Castelgomberto-Trissino Il perché di questo blocco è presto detto: la rotatoria della stazione di Castelgomberto smista il traffico, che si snoda verso l’arteria provinciale “Peschiera dei Muzzi”, di quei veicoli che vogliono evitare di rimanere bloccati nel tratto della strada provinciale 246, che arriva fino alla stazione di Trissino, dove è attivo un semaforo a chiamata. In questo caso bastano pochi minuti di rosso per far nascere la colonna d’auto. Non va dimenticato che il rondò “Crestan” riceve il traffico proveniente dal nuovo ponte San Rocco, caratterizzato dalla viabilità di quanti scelgono la strada interna Brogliano-Trissino per raggiungere la zona industriale sud di Trissino senza attraversare il centro storico del paese orafo. 

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Aristide Cariolato

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