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Crespadoro

Valanga dal vajo Tangaro: drone per il monitoraggio

La nevicata dei giorni scorsi ha portato il manto a 2 metri d'altezza
La nevicata dei giorni scorsi ha portato il manto a 2 metri d'altezza
Alta Valchiampo, rischio slavine: i droni della Protezione civile (Luca Pieropan)

Una slavina con un fronte di 30 metri sulle cime in alta Valchiampo ha interrotto la strada d'accesso al rifugio Bertagnoli di Campodalbero. Massimo rischio in montagna per l'abbondante nevicata che ha lasciato al suolo oltre due metri di neve. Bastano le immagini (IL VIDEO) per comprendere il pericolo di questo momento, evidenziato anche dagli appelli di soccorso alpino e gestori dei rifugi. La valanga si è staccata di notte dal vallone in località del "Tangaro" incanalandosi in un vajo dove solitamente la neve trova sbocco naturale. Ma la nevicata di quest'anno ha portato a valle un'enorme massa scesa lungo il canalone stretto 8 metri, invadendo l'intera strada e isolando per qualche ore il rifugio.

Il gestore Alessandro Giambellini con il gatto delle nevi ha riaperto il passaggio per accedere alla struttura in cui vive. Il giorno prima la protezione civile Valle dell'Agno del presidente Matteo Dal Lago, aveva effettato un intervento con il nucleo specializzato droni, per poter avere un quadro della situazione a monte. L'area oltre il rifugio risulta in gran parte impraticabile con mezzi o a piedi a causa di accumuli pericolosi. «Intervento necessario per capire se ci sia il possibile stacco di fronti nevosi. È necessario conoscere le condizioni della montagna, soprattutto pensando al fatto che non manca gente che decide di avventurarsi in zona».

Il rischio valanghe c'è, soprattutto con l'inversione termica tra giornate assolate e brusco calo di temperatura con ghiacciate notturne. Sulla strada che sale al Bertagnoli c'è un'ordinanza di divieto di transito del sindaco Emanuela Dal Cengio. Ma a preoccupare maggiormente sono le zone più in alto. «Abbiamo scritto diversi post sui social per mettere in guardia sia qui al Bertagnoli sia nella parte recoarese a Montefalcone dove gestiamo il rifugio Gingerino. Ma in tanti sono saliti comunque lungo la pista da Recoaro Mille, senza valutare i pericoli e senza contare il rischio che corrono anche i soccorritori in caso di intervento».

Sul posto, ottenute le autorizzazioni degli enti e del parco della Lessinia, sono giunti gli uomini della protezione civile Valle Agno, con operatori professionali Enac e Odv. «Abbiamo eseguito un controllo della stabilità del manto nevoso, abbiamo sorvolato una vasta area fino al Mesole. Dalle riprese con droni HD e Dual Thermo sono emerse zone più esposte», spiega Luca Pieropan pilota drone con attestato per agire anche in emergenze. A poche ore dal sopralluogo dei droni, il vajo del Tangaro ha scaricato la slavina ostruendo la strada che porta al rifugio, nell'ultimo tratto. La struttura del rifugio Bertagnoli non sembra invece interessata da rischio fenomeni. 

Matteo Pieropan

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