Armati di pistola e coltello hanno rapinato una donna. L’episodio, che ha scosso la tranquilla Valdagno non abituata a vicende del genere, si è consumato nei giorni scorsi nella zona di Oltreagno, tra via Carducci e via Monsignor Giovanni Barbieri: strade che costeggiano lo stadio dei Fiori e la Fondazione Marzotto prima, il liceo Trissino e l’istituto Marzotto poi. Vittima è stata una pensionata che, mentre stava passeggiando, è stata affrontata da un gruppetto di persone, probabilmente composto da giovani, che sotto la minaccia delle armi le hanno sottratto con la forza la borsa che aveva con sé. Modesta la quantità di soldi contenuti nel portafoglio e anche il valore degli altri oggetti che si trovavano nella borsa. A preoccupare è soprattutto il fatto che per un così magro bottino sia stata utilizzata un’arma da fuoco oltre che un’arma da taglio.
Sull’episodio i carabinieri della compagnia di Valdagno, che stanno indagando in collaborazione con la polizia locale del consorzio “Valle Agno”, mantengono il più stretto riserbo. La rapina risale allo scorso mercoledì 22 dicembre. Da quanto si è potuto apprendere, la donna, una pensionata che abita in città, stava passeggiando quando intorno alle 19 ha incrociato un gruppetto di persone, pare tre individui con mascherina sul volto e cappuccio del giubbotto o della felpa sulla testa, quindi difficilmente riconoscibili. I rapinatori le hanno intimato di consegnare la borsa e per essere più convincenti uno di loro ha estratto una pistola, forse una scacciacani, sparando, pare, un colpo in aria a scopo intimidatorio. Un secondo individuo, armato di coltello, per velocizzare il colpo ha tagliato le maniglie della borsa per impossessarsene.
Inevitabile il terrore nella pensionata, per quegli attimi di paura che aveva appena vissuto. Una volta messe le mani sul bottino il gruppetto si è dileguato a piedi, di corsa, facendo perdere in breve le proprie tracce. La donna, superato lo shock, ha quindi chiesto aiuto e si è fatta soccorrere, denunciando poi quanto accaduto ai carabinieri.
«Sono indignato. Quanto accaduto - ha dichiarato il sindaco Giancarlo Acerbi - è di una gravità estrema. Sono in stretto contatto con i carabinieri e la polizia locale per seguire l’evolversi della vicenda. Invito chiunque possa avere informazioni utili alle indagini a mettersi in contatto con le forze dell’ordine. Un fatto del genere a Valdagno a mia memoria non era mai accaduto. Gli autori vanno assicurati alla giustizia».
Carabinieri e polizia locale stanno analizzando con attenzione le immagini delle telecamere di videosorveglianza della zona alla ricerca di indizi utili alle indagini. Un lavoro certosino che, per altre situazioni, in passato ha dato i suoi frutti. Ma potrebbero esserci anche alcuni testimoni, seppur indiretti, di quanto accaduto.