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Tolti i rami pericolanti Parco Pretto risplende

Un’importante opera di manutenzione  si è svolta a Parco Pretto.   A.C.
Un’importante opera di manutenzione si è svolta a Parco Pretto. A.C.
Un’importante opera di manutenzione  si è svolta a Parco Pretto.   A.C.
Un’importante opera di manutenzione si è svolta a Parco Pretto. A.C.

Torna a risplendere il parco Pretto, un’oasi di verde all’ombra di alberi secolari nel centro storico del paese. Si è concluso l’intervento di sistemazione, costato circa seimila euro, che si era reso necessario a seguito del maltempo delle scorse settimane, che avevano causato dissesti e lasciato rami pericolanti su alcuni alberi secolari e di pregio. Con l’occasione si è fatto un intervento generale di pulizia, che si è articolato in un diserbo selettivo e in un taglio generalizzato delle infestanti nelle varie aiuole e siepi, che delimitano gran parte dei viali; sono state estirpate le erbacce, che si mescolavano alle siepi di bosso; i rami secchi, che deturpavano le fronde verdi degli alberi, che si stagliano al centro di alcune aiuole, sono stati potati; il tappeto verde del prato centrale, circondato dai grandi alberi, è stato rasato e rifilato ai bordi. Il parco, frequentato tutto l’anno, ma con punte apicali di presenze d’estate, appare ordinato, pulito ed accogliente. «Teniamo molto al parco Pretto – ha detto l’assessore ai lavori pubblici Angelo Frigo -, perché pochi comuni possono vantare un’oasi verde al centro del paese. Intendiamo potenziare gli sforzi con il prossimo bilancio, attivando una serie di interventi di conservazione del patrimonio statuario esistente e, se possibile, anche di recupero di quello danneggiato, così come procederemo alla riqualificazione dell’arredo (panchine e giochi). Crediamo che il parco debba tornare ad essere il palcoscenico delle estati cornedesi». Bisogna ricordare che il parco è un “brolo” di 15 mila metri quadrati della villa Gonzati-Pretto-Cassanello, diventata sede municipale, ricco di piante di origine locale, ad altre esotiche. Malgrado alcune siano scomparse, rimane una grande varietà di begli esemplari, tra cui le magnolie, la coppia di Gingko Biloba, i bossi e i ligustri arborei, la pergola di glicini di vari colori, gli ippocastani e i rari abeti del Colorado. Purtroppo, molte delle statue del viale artistico con il tabernacolo in pietra sono state decapitate e rovinate. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

A.C.

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