<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">
Recoaro

Terme ancora al palo. Terza estate di chiusura

La terza estate consecutiva senza le terme aperte. E a ciò va sommata la chiusura del parco, del bar e a luglio inoltrato anche del bunker di Kesselring. Una situazione che «mette in ginocchio l’economia recoarese» e a farne le spese sono in modo particolare gli albergatori. Dal 2019, ultimo anno di apertura del compendio con le cure termali quando il gestore era la società Salus srl guidata dall’imprenditore Giuseppe Fortuna, le cose non sono più andate per il verso giusto. Gli anni successivi, nel 2020 e nel 2021, con la gestione della Terme di Recoaro spa sono stati aperti solo il bar, il bunker e il piazzale mentre quest’anno è ancora tutto chiuso da lucchetti e barriere in legno. L’assessore regionale al patrimonio Francesco Calzavara da parte sua osserva che «la delibera per la concessione del bunker è praticamente pronta, abbiamo chiesto al Comune qualche motivazione in più per il contributo di 10 mila euro che ci viene richiesto. Inoltre speravamo che l’amministrazione comunale si assumesse il piccolo onere per rendere fruibile il piazzale, non serviva molto».
Il sindaco Armando Cunegato confida che «il bunker possa ancora essere aperto con la collaborazione dell’Associazione Bunker» mentre la gestione del piazzale sarebbe stata «difficilmente sostenibile sotto tanti punti di vista compreso quello economico». Al momento comunque «aspettiamo l’ok da parte della Regione per il bunker e siamo concentrati per gli interventi del Pnrr».
E intanto il turismo soffre e gli albergatori hanno le strutture vuote. «Solo il 5% di stanze occupate e la clientela si ferma poco, qualche notte. Dopo il 2020 con poca gente ma che soggiornava per maggior tempo, anche un paio di settimane, nel 2021 i clienti erano aumentati. C’era la speranza che le terme in qualche modo riaprissero. Adesso non c’è più neanche quella. Sarebbe stato opportuno rifare il bando, il tempo c’era visto che nel 2019 ne sono stati fatti tre, e renderlo più appetibile per un gestore. Sono ancora molte le persone che chiamano per sapere se le terme apriranno ma siamo costretti a dire la dura realtà. La Regione dovrebbe aggiornare il sito del compendio: parco, bunker e bar risultano aperti e anche per questo in tanti ci contattano. Siamo preoccupati per il futuro. Fino al 30 giugno 2026 quando dovrebbero essere ultimati i lavori del Pnrr le terme riapriranno in qualche forma o è tutto rimandato aspettando 4 anni?».
Anche all’Hotel Verona la situazione è tutto tranne che buona. Il gestore Pasquale Buccigrossi con la collaboratrice Gabriella Bortoli fanno notare «di avere un unico cliente» e che «i turisti si vedono con il lanternino». Molti dei loro clienti abituali, negli anni scorsi, «sono over 80 e frequentavano il piazzale delle terme dove al fresco degli alberi giocavano a carte o si facevano una chiacchierata. Da quest’anno anche questo non si può più fare e così non abbiamo nessuno. Speriamo in agosto: confidiamo che magari con il meteo favorevole e con il caldo qualcuno possa salire a Recoaro ma la situazione è difficile, viste le premesse».

Luigi Cristina

Suggerimenti