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Studenti ad Auschwitz custodi della Memoria

Il gruppo di studenti che ha partecipato alla passata edizione.  VE.MO.L’entrata del campo di sterminio nazista di Auschwitz
Il gruppo di studenti che ha partecipato alla passata edizione. VE.MO.L’entrata del campo di sterminio nazista di Auschwitz
Il gruppo di studenti che ha partecipato alla passata edizione.  VE.MO.L’entrata del campo di sterminio nazista di Auschwitz
Il gruppo di studenti che ha partecipato alla passata edizione. VE.MO.L’entrata del campo di sterminio nazista di Auschwitz

Mentre racconta il viaggio della Memoria le parole sgorgano come un fiume in piena. Giovanni Poncina, 18 anni, è uno dei quaranta studenti del liceo “Trissino” che lo scorso anno sono saliti sul “vagone” che li ha portati nei luoghi della Shoah e su cui oggi partiranno cento ragazzi per raggiungere la prima tappa: Budapest sulle tracce di Perlasca. Due autobus con a bordo 82 ragazzi dell’istituto valdagnese guidato da Maria Cristina Benetti a cui si aggiungeranno a Montecchio Maggiore 16 coetanei del “Silvio Ceccato” diretto da Antonella Sperotto. «Grazie al Treno della Memoria abbiamo vissuto il vero spirito di gruppo, creato una comunità viaggiante che ha sperimentato un approccio a 360 gradi alla Shoah - racconta Poncina -. Spostarsi attraverso l’Europa raggiungendo i luoghi simbolo del genocidio permette di capire la portata di quello che è successo, l’apparato organizzativo che stava dietro e la drammatica perfezione della macchina che ne è stata il motore. La preparazione storica ed emotiva con incontri pomeridiani a scuola è impegnativa, ma fondamentale. Durante il viaggio si immagazzinano sensazioni che poi solo al ritorno a casa si riescono a rielaborare». Poncina, insieme agli altri 39 compagni di viaggio della prima edizione del liceo laniero, è diventato un “testimone della memoria” e ha coinvolto a tal punto i docenti facendo capitolare anche i più scettici. Oggi, quindi, non solo il progetto è stato riproposto, ma sono raddoppiati i partecipanti. «Siamo stati i primi in provincia a partire e siamo orgogliosi di aver aumentato così tanto le adesioni riuscendo anche a coinvolgere un’altra scuola vicentina - aggiunge la preside Benetti -. Visti i posti limitati, approveremo l’iniziativa anche per l’anno prossimo». E allora il Treno della Memoria, guidato dall’omonima associazione torinese, si fermerà questa mattina in via Lungo Agno Manzoni e partirà verso la capitale ungherese. La sua corsa proseguirà nei prossimi giorni in Polonia, facendo tappa a Rzészow e al campo di sterminio di Bełzec, oggi a poche decine di chilometri dall’Ucraina, per raggiungere la meta finale ovvero Cracovia con la fabbrica di Oscar Schindler, il ghetto antico e quello creato dai nazisti durante la guerra. E poi Auschwitz e Birkenau. A Cracovia, prima del rientro in Italia, previsto per mercoledì 12, gli studenti vicentini incontreranno gli altri 500 ragazzi da tutta Italia attraverso i tre itinerari: Berlino, Praga e Budapest. «L’anno scorso avevano aderito alcuni studenti volontari - spiega Michele Santuliana referente del progetto-. Quest’anno i ragazzi sono raddoppiati, grazie alla partecipazione di intere classi, le quarte dello scientifico tradizionale e del classico, e la quinta dell’economico sociale che hanno chiesto di vivere l’esperienza in sostituzione del tradizionale viaggio di istruzione». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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