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Sos da via Casarette Piano per la sicurezza

Uno scorcio di via Casarette a Castelgomberto.  CARIOLATO
Uno scorcio di via Casarette a Castelgomberto. CARIOLATO
Uno scorcio di via Casarette a Castelgomberto.  CARIOLATO
Uno scorcio di via Casarette a Castelgomberto. CARIOLATO

Via Casarette a Castelgomberto sarà messa in sicurezza. È una strada molto importante, perché collega sia il centro storico che l’area industriale nord del paese alla strada provinciale 246. Lungo la carreggiata, stretta e pericolosa, corre una roggia e la banchina è priva di guardrail. L’incrocio con via del Velodromo ha un raggio di curvatura insufficiente tanto che gli autoarticolati devono spesso manovrare per entrare nell’area industriale. Una serie di criticità che hanno indotto il gruppo di minoranza “Il nostro paese” a presentare un’interrogazione in consiglio comunale. L’assessore ai lavori pubblici Martina Danese ha risposto in modo dettagliato. Ha informato che il Comune ha incaricato l’arch. Gabriele Masiero di Trissino di redigere un progetto esecutivo, per mettere in sicurezza la strada, evitando però che l’eventuale allargamento della carreggiata induca gli automobilisti a correre di più. Quindi, un occhio di riguardo ai pedoni e ai ciclisti perché sia realizzato un marciapiede, come da più parti è stato richiesto. Fatta questa premessa, l’attenzione cade sull’ampliamento dell’incrocio con via Del Velodromo, che costituirà il primo stralcio dell’intervento, sia per renderlo più visibile durante le ore notturne, perché l’intersezione si trova al termine di un rettilineo e più di un automobilista è finito dentro la roggia (il segnale è sempre accartocciato). Con un secondo stralcio si procederà a sistemare il tratto iniziale di via Casarette. Una cosa è certa: non se ne parla assolutamente di intubare la roggia, tanto meno di sradicare la fila di gelsi quasi centenari presenti, che costituiscono la caratteristica ambientale dell’area verde della Praderia, ultima testimonianza dell’economia agricola del paese, che ancora sopravvive. Le porte al consorzio Alta Pianura Veneta, competente dei corsi d’acqua, sono sbarrate. Si tratta di un costo che l’assessore Danese non ha quantificato nella sua risposta in consiglio comunale, ma si può stimare in 150 mila euro complessivi. L’amministrazione del sindaco Davide Dorantani si sta dando da fare per trovare i soldi e sta bussando a tutte le porte, rivolgendosi in modo particolare alla regione Veneto. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

A.C.

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