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Schianto sull’auto rubata Scoperti sette minorenni

L’auto rubata e poi finita fuori strada tra Maglio e San Quirico
L’auto rubata e poi finita fuori strada tra Maglio e San Quirico
L’auto rubata e poi finita fuori strada tra Maglio e San Quirico
L’auto rubata e poi finita fuori strada tra Maglio e San Quirico

Inchiodati dal telefonino. Sono bastate poche ore per scoprire i presunti autori del furto di un’auto che poi si sono schiantati, dandosi alla fuga: sono sette minorenni, tre ragazzi e quattro ragazze, tutti di età compresa tra i 14 e i 17 anni. Decisive per l’indagine lampo sono state le immagini delle telecamere presenti in zona e i riscontri effettuati dagli agenti del consorzio di polizia locale Valle Agno sui contatti dello smartphone di uno di loro, che era stato trovato sul luogo dell’impatto probabilmente perso durante la precipitosa fuga. La vicenda solo per una fortunata coincidenza si è risolta senza gravi conseguenze. Ora per i ragazzi, tutti valdagnesi tranne uno residente a Cornedo, partirà una segnalazione alla procura presso il tribunale per i minorenni di Venezia. Secondo la ricostruzione degli uomini del comandante Daniele Vani, con gli elementi raccolti durante le indagini coordinate dal vice commissario Diego Santagiuliana e dalle prime ammissioni dei protagonisti, il conducente sarebbe riuscito ad impossessarsi delle chiavi della Fiat Punto prima serie, trovata poi distrutta lungo la provinciale 246 nella piazzola di sosta tra Maglio di Sopra e San Quirico, poche centinaia di metri prima di contrada Marchesini. Il ragazzo, dopo aver preso l’auto, lasciata parcheggiata in città dal proprietario che era partito per le vacanze, ha caricato gli amici e, insieme, sono partiti in direzione Recoaro. La totale inesperienza di guida ha fatto il resto. Non riuscendo a controllare l’auto, ben presto, è uscito di strada nel tratto che presenta rettilinei e curve, capottandosi e finendo la sua corsa nei rovi a bordo strada. A quel punto il gruppo, uscito miracolosamente illeso dalla carambola, ha abbandonato l’auto e si è incamminato verso il centro città. La fortuna ha voluto che nel momento dell’incidente non transitassero altre vetture che avrebbero potuto rimanere coinvolte nell’uscita di strada. Ma un automobilista ha assistito alla fuga e, anche grazie alla sua testimonianza, è stato possibile fin dal primo momento mettere insieme preziosi indizi sull’identikit dei passeggeri. Dalla targa della Punto gli agenti sono ben presto risaliti al proprietario che, all’oscuro del furto, ha immediatamente sporto denuncia. Da subito gli elementi avevano fatto pensare a un numero di persone molto alto rispetto alla capienza dell’auto e di una ragazza che si era allontanata zoppicando. Nessun referto, però, risultava essere stato fatto dal pronto soccorso del “San Lorenzo”. Quando, venerdì, la polizia locale tornata sul posto per cercare eventuali tracce lasciate sul luogo dell’incidente, ha rinvenuto il telefonino il cerchio si è chiuso. Rintracciato il proprietario del cellulare e messo alle strette non c’è voluto molto a fargli raccontare come si erano svolti i fatti, arrivando ad individuare anche tutti gli altri componenti di una bravata che poteva trasformarsi in una tragedia. Ragazzi che hanno pensato di passare un pomeriggio diverso e che solo dopo, probabilmente, hanno capito di averla combinata grossa, mentre le loro famiglie sono rimaste all’oscuro dell’accaduto fino al momento in cui gli agenti le hanno contattate. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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