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Valdagno

Plastico di San Quirico più aggiornato di Google maps

Il plastico di San Quirico lungo 4 metri realizzato dal 76enne Adriano Perin (al centro).  MOLINARI
Il plastico di San Quirico lungo 4 metri realizzato dal 76enne Adriano Perin (al centro). MOLINARI
Il plastico di San Quirico lungo 4 metri realizzato dal 76enne Adriano Perin (al centro).  MOLINARI
Il plastico di San Quirico lungo 4 metri realizzato dal 76enne Adriano Perin (al centro). MOLINARI

Il furgone dove è parcheggiato abitualmente, la catasta di legna e una scala a chiocciola ricreati nei minimi particolari. Piazza, strade e vie realizzate in modo così fedele da essere più aggiornati delle visioni tridimensionali di Google maps. Dettagli tutti riprodotti fedelmente da Adriano Perin, 76 anni di San Quirico, che ha voluto donare il plastico a quella che definisce un’istituzione della frazione: le Cantine Soldà, da 70 anni attive in via Silvio Pellico, che ospitano il modellino realizzato con due anni di lavoro. «L’ho iniziato a settembre 2019: avevo cinque fogli di compensato e non sapevo come utilizzarli - racconta Perin che nella vita è stato manutentore in una casa di riposo -. La passione che fin da giovane mi ha portato a realizzare modellini di navi e presepi mi ha accompagnato anche in questo lavoro con tanta pazienza. A casa ho l’Amerigo Vespucci riprodotta in un 1 metro e 25 centimetri». Pochi mesi dopo l’inizio dei lavori è arrivato il Covid e il conseguente lockdown: la piccola cantina di casa Perin è stata trasformata in un laboratorio. «Ho messo in opera il cantiere e scaricato Google maps. Scaricavo le foto di ogni casa e dove mancavano i particolari contattavo i miei concittadini per avere la reale immagine. Ho acquistato tutti i pezzi occorrenti: luci, auto, lampioni e lampadine interne di ogni casa, arrivando agli alberi e alle siepi. Mi preoccupava dove collocare il plastico una volta terminato e, così, ho pensato di donarlo alle Cantine Soldà ». Un progetto diventato realtà da qualche giorno e che ha già un futuro. «Rimarrà esposto nella parte più antica dei nostri locali fino a fine ottobre negli orari di apertura - dice Gaetano Soldà, uno dei titolari dell’azienda vinicola -. Poi sarà portato in una sala del Comune e, infine, tornerà nella frazione nella vetrina di uno dei negozi chiusi. Ad ogni festa a San Quirico lo esporremo. Abbiamo ricevuto la visita del sindaco Giancarlo Acerbi e di Armido Besco in rappresentanza di Recoaro». Per costruire il suo “paese”, in scala 1 a 100 con un’estensione di 4 metri per 1 metro e 10 centimetri, Perin è partito da valle e man mano è passato alle vie, incontrando punti più complicati come la chiesa con i suoi portici, fino all’incrocio tra via Ita Garbin Marzotto e via Ponte Renato. Lì l’opera si è fermata. Finita? «Vedremo - ha aggiunto Perin -. Mancherebbe la zona di Ponte Renato, ma diventerebbe troppo ingombrante e, quindi, poi ci potrebbe essere il problema di dove posizionare il plastico». «Dice così - interviene la figlia Gigliola - ma è il classico uomo di altri tempi che non riesce a rimanere con le mani in mano».

Veronica Molinari

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