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Trissino

Pfas, la relazione
dei carabinieri
«Miteni sapeva»

I carabinieri nella sede Miteni, a Trissino
I carabinieri nella sede Miteni, a Trissino
I carabinieri nella sede Miteni, a Trissino
I carabinieri nella sede Miteni, a Trissino

TRISSINO. Nuovo allarme per l’inquinamento da Pfas (le sostanze perfluoroalchiliche) che coinvolge le province di Vicenza, Padova e Verona, per un bacino di almeno 300-350 mila persone. A lanciarlo è il presidente della Provincia di Vicenza, Achille Variati, dopo che il settore ambiente di Palazzo Nievo ha ricevuto, insieme agli altri enti interessati, fra cui Ministero dell’Ambiente, Regione Veneto e il comune di Trissino, la relazione del nucleo operativo ecologico dell’Arma dei Carabinieri (Noe) di Treviso sull’inquinamento del sito industriale Miteni, l’azienda trissinese al centro della vicenda da tempo.

 

«La relazione del Noe - precisa Variati - ci ha informato di un fatto che, se confermato, sarebbe gravissimo: la Miteni sarebbe stata perfettamente a conoscenza del grave inquinamento del sito fin dai primi Anni Novanta, con la sorgente dell’inquinamento stesso mai rimossa, senza comunicarlo alle autorità competenti. Questo rapporto del Noe alimenta la già gravissima preoccupazione per il fenomeno di inquinamento che ha assunto purtroppo nel tempo una valenza interprovinciale». «La tutela della salute dei cittadini e dell’integrità dell’ambiente - aggiunge Variati - non possono che essere le priorità per gli enti pubblici. La Provincia di Vicenza ha attivato dall’anno scorso, quando è stata trasferita la competenza dalla Regione, il complesso procedimento per il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale della Miteni che scadrebbe nel 2024, considerando anche i nuovi limiti di qualità ambientale stabiliti dal Ministero dell’ambiente».

 

La risposta di Miteni.  «Ribadiamo anche in questa circostanza - spiega l’azienda in una nota - che l’operato dell’attuale gestione e proprietà è stato sempre improntato al rispetto della legge e alla massima trasparenza Quando nel 2013 abbiamo effettuato la caratterizzazione dell’area, nonostante a quella data i Pfas non fossero nemmeno considerati sostanze inquinanti, abbiamo prontamente e
volontariamente informato le autorità per la presenza di sostanze nell’acqua di falda».

«Per quanto riguarda i terreni - prosegue la nota - quelli interni allo stabilimento sono stati ispezionati negli ultimi tre anni con la supervisione di Arpav facendo oltre 70 prelievi a una profondità fino a 30 metri, fino al limite della falda, senza riscontrare alcuna contaminazione o rifiuto. L’attuale gestione ha attivato e sta procedendo tempestivamente nella rimozione di tutti i materiali scoperti dai nostri tecnici ambientali all’esterno dello stabilimento. Tutte queste ricerche, con gli impegni e gli oneri finanziari che ne conseguono, si sono rese necessarie perchè l’attuale gestione dell’azienda non aveva nessuna informazione circa l’esistenza di eventuali fonti di inquinamento». La Miteni, infine, stigmatizza «la diffusione di atti coperti dal segreto di indagine che contengono informazioni così parziali da essere palesemente contraddette dai fatti». 

 

Incontro in Regione con sindaco di Trissino. È stato convocato dalla Regione per domani a Palazzo Balbi a Venezia, un incontro con il sindaco di Trissino, il presidente della Provincia di Vicenza e l’Arpav in merito al piano di caratterizzazione della Miteni. Anche a supporto delle indagini dei Carabinieri dei Noe, in corso di svolgimento su mandato della Procura di Vicenza, si è ritenuto opportuno valutare un protocollo tra Regione, Provincia e Comune, da estendere eventualmente anche allo Stato, finalizzato al coordinamento del procedimento amministrativo di caratterizzazione e bonifica.

 

L’incontro, spiega la Regione, si rende necessario per garantire il supporto tecnico necessario al Comune e al fine di avere il massimo coordinamento tra i vari soggetti amministrativi coinvolti. All’incontro parteciperà anche Arpav, a cui è richiesta la velocizzazione di quanto previsto dalla dgr 160 del 14/02/2017 (piano di carotaggio) che potrà dare adeguato supporto alle indagini dei Carabinieri e di cui il Noe stesso ha riconosciuto l’importanza chiedendone ulteriori implementazioni.

 

«Abbiamo sempre saputo che i carotaggi sui terreni dell’azienda, quando ne decisi in Giunta l’effettuazione, erano importanti - commenta Luca Zaia -, ora i carabinieri ci confermano che sono diventati addirittura fondamentali». «Ci tengo a ribadire che la Regione intende supportare fino in fondo il Comune di Trissino - conclude Zaia - e andare fino in fondo perchè le domande di verità, salute e trasparenza trovino risposte coerenti e certe».

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