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Pensionata a caccia di rifiuti in strada

Luciana Cingano, armata di bastone e sacchetto, pulisce ogni mattina le strade a Ponte dei Nori. MOLINARI
Luciana Cingano, armata di bastone e sacchetto, pulisce ogni mattina le strade a Ponte dei Nori. MOLINARI
Luciana Cingano, armata di bastone e sacchetto, pulisce ogni mattina le strade a Ponte dei Nori. MOLINARI
Luciana Cingano, armata di bastone e sacchetto, pulisce ogni mattina le strade a Ponte dei Nori. MOLINARI

Non si chiama Greta e non ha 16 anni. Eppure l’ambiente è al centro dei suoi pensieri e da almeno un decennio: così, tutte le mattine, esce con il suo cane e ripulisce il quartiere di Ponte dei Nori da cartacce e mozziconi. Luciana Cingano, meglio conosciuta in città come Rosy, si arma di pinza allungabile, guanti e sacchetto e setaccia ogni angolo delle strade che percorre. E in questi anni ha potuto verificare con mano che qualcosa, lentamente, sta cambiando. Impossibile però tracciare una mappa delle zone più sporche della città: sono tutte uguali. Senza tentennamenti, invece, riesce a stilare la classifica dei rifiuti più diffusi: «Non ci sono dubbi - osserva Rosy -, il vergognoso podio se lo assicurano mozziconi di sigaretta, scontrini e fazzoletti di carta. In questi ultimi anni, invece, noto meno plastica. Da quando ho iniziato a raccogliere l’immondizia, la situazione è migliorata. I primi tempi scaricavo anche 40 volte il sacchetto e tornavo a casa che era di nuovo pieno. Oggi ne porto uno molto più piccolo e al massimo lo svuoto quattro volte». Non è certo stata l’onda della giovane svedese Greta Thunberg o i cortei mondiali “Fridays for future” a fare scattare la molla a Rosy Cingano. «Quando passeggiavo con il mio cane nelle vie della città, vedevo rifiuti di ogni genere - spiega la pensionata valdagnese-. Percorrendo l’area verde situata tra via Don Minzoni e viale Regina Margherita, ho iniziato a raccogliere i rifiuti che erano disseminati». «All’inizio - rivela la paladina del verde - lo facevo sentendomi una ladra, quasi di nascosto. Poi un giorno ho capito che non ero io a dovermi vergognare, ma chi non si faceva scrupolo di abbandonare per strada qualsiasi cosa e oggi non mi interessa se pensano che non sono tutta giusta». Se, infatti, c’è chi si ferma a ringraziare la “volontaria” ecologica, chi le fa i complimenti per l’iniziativa e l’impegno, non manca chi ancora la guarda con sospetto. «Un giorno mi hanno chiesto anche quanto mi pagano per fare questo servizio - ha aggiunto Cingano, senza nascondere un sorriso amaro -. Evidentemente le persone non riescono proprio a concepire che lo si possa fare per l’ambiente e per la propria città». «Il mio motto - spiega subito - è “Valdagno come la Svizzera” e spero un giorno di poter lasciare a casa sacchetto e pinza perché non c’è più bisogno di raccogliere rifiuti per strada e io sono diventata disoccupata». Ma c’è un modo perché il suo sogno si realizzi? «Purtroppo la gente capisce solo il linguaggio delle multe - è convinta Rosy -. E allora proporrei al sindaco di inserire nel regolamento di decoro urbano un articolo che preveda l’obbligo per i fumatori di dotarsi del posacenere tascabile, così come di farli posizionare all’entrata di negozi, uffici e condomini. Un giorno ho contato trecento mozziconi alla fermata dei pullman a Ponte dei Nori. Per chi butta immondizie per terra poi, dovrebbero essere previste multe salatissime e se non le vogliono o possono pagare che vengano trasformate in ore di pulizia del territorio». Insomma pugno di ferro con chi trasgredisce perché, secondo Cingano, è l’unico metodo che funziona: «L’area di via Bocchese era sporchissima. Ora la situazione è cambiata con i controlli delle forze dell’ordine e le telecamere». Ma c’è anche un’altra idea che frulla in testa alla volontaria: «Si potrebbero creare dei piccoli comitati, sono sufficienti due o tre persone per ogni quartiere, che dedicano qualche ora della giornata a pulire la propria zona. L’area dei novanta appartamenti di via Aldo Moro è la più pulita che conosca, anche se densamente abitata. E questo perché c’è un residente che toglie le cartacce e i rifiuti che trova in giro e gli altri, probabilmente, apprezzano il suo impegno e rispettano il suo lavoro». Cingano riprende il suo giro tra via Don Minzoni, viale Regina Margherita, via Fosse Ardeatine fino a tornare sui suoi passi verso via Salvo D’Acquisto. E marciapiedi, aiuole e parcheggi anche per oggi sono lindi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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