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Nuove case e industrie Crescita fino a 14 ettari

Una panoramica del centro di Cornedo.  FOTO  CARIOLATO
Una panoramica del centro di Cornedo. FOTO CARIOLATO
Una panoramica del centro di Cornedo.  FOTO  CARIOLATO
Una panoramica del centro di Cornedo. FOTO CARIOLATO

Capannoni e nuove case, il paese cresce ma «senza eccessi» e ampiamente all’interno dei limiti regionali. Entro l’anno il Comune recepirà nel proprio strumento urbanistico (Pat) la legge regionale 14/2017, nota come “legge sul consumo zero del territorio”, dove è fissata per ogni Comune la disponibilità di superficie consumabile. Ebbene, l’assessore all’urbanistica Elena Peloso comunica che «grazie a una gestione oculata, Cornedo ha ancora una discreta disponibilità». La Regione ha assegnato al Comune un “range” di 24,85 ettari di terreno edificabile. Il Pat prevede che si potranno “consumare” circa 14,40 ettari, di questi parte sono stati consumati, altri sono in procinto di esserlo. Ad oggi alcuni piani di lottizzazione sono in dirittura d’arrivo; altri accusano ritardi a seguito della crisi edilizia; altri non sono stati avviati. Sul fronte produttivo, il Pip di Tezze di Cereda si sta completando, come l’area commerciale di via Pigafetta; procede l’edificazione nel piano di lottizzazione “Riobonello” alle porte di Cornedo; si sono avviati quelli di “Coste” di Muzzolon e di “Vanzo” di Cereda; è terminato quello di via Grazia Deledda a Spagnago; sono in stallo, invece, i piani di Muzzolon Alto, lungo la strada San Martin, e di via Colombo. È stato infine avviato il Piano del centro storico di Cereda ed è previsto lo studio del piano delle contrade per venire incontro alle richieste di recupero e di ampliamento degli edifici datati. Nel complesso, il consumo di suolo previsto dal Pat è al di sotto della soglia regionale: la differenza è di 14,40 ettari. «Il dato un dato confortante ed è un po’ più alto della media regionale - aggiunge l’assessore Peloso -, che pone il nostro territorio tra i meno consumati della vallata, rispetto a qualche altro che è rimasto con spazi ridottissimi. La legge regionale, voluta per limitare il consumo di terreno verde dopo anni di speculazione edilizia, ha confermato che a Cornedo è stata attuata una politica attenta delle espansioni degli edifici con scelte intelligenti che garantiranno eventuali futuri piani urbanistici. Anche se va detto che in questi ultimi anni la politica amministrativa è andata molto cauta. È importante per Cornedo che la superficie agricola utilizzabile residua pari al 7,03 sia compatibile con la superficie consumabile assegnata dalla Regione - prosegue Peloso -, evitando particolari problemi di recepimento della legge sul consumo del territorio diversamente da qualche altro paese della vallata. La legge regionale sul consumo del territorio ci ha trovati minimamente penalizzati, avendo a disposizione ancora un considerevole numero di ettari destinati al residenziale. Sarà preoccupazione del Comune gestire questo spazio in modo razionale, sovrintendendo ai piani attuativi e favorendo i centri storici minori, le contrade, incoraggiando al recupero i residenti». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Aristide Cariolato

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