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Novale perde l’edicola «Giovani, tocca a voi»

L’edicola di Novale che chiuderà i battenti a maggio.  SERVIZIO  MOLINARI
L’edicola di Novale che chiuderà i battenti a maggio. SERVIZIO MOLINARI
L’edicola di Novale che chiuderà i battenti a maggio.  SERVIZIO  MOLINARI
L’edicola di Novale che chiuderà i battenti a maggio. SERVIZIO MOLINARI

Ancora pochi mesi e Novale rischia di rimanere senza edicola. Dopo la rivendita di San Quirico all’orizzonte si profila l’ipotesi che anche l’ultima frazione, a nord della città prima di arrivare in centro che teneva duro, perda il suo punto di riferimento per i giornali. Un giro per i negozi del cuore dell’abitato e si scopre che sono gli stessi commercianti a sperare che quelle serrande non si abbassino definitivamente. «Già un anno fa avevo valutato di cedere l’attività e di godermi la pensione - ha spiegato Gianna Faccin che a malincuore ha fissato la data dei saluti a maggio -. Ho tenuto duro sperando che qualcuno si facesse avanti. Ora devo proprio chiudere, ma mi dispiace soprattutto per i tanti anziani della frazione che in negozio hanno un punto di riferimento. Il mio invito è rivolto soprattutto a giovani che abbiano voglia di provarci innovando anche i servizi partendo comunque con spirito di sacrificio». Una frazione che conta circa 4.400 abitanti e che nasconde, dietro le vetrine della trentina di attività presenti, tanti imprenditori under 40 che hanno saputo mettersi in gioco. Proprio a due passi dall’edicola c’è una pizzeria all’asporto “Da Nico” dove Michele Rinfieri, 34 anni, non esita ad affermare che «vale la pena provarci, ma ci si deve differenziare e non aver paura di far fatica». Proprio davanti Mattia Peserico, 32 anni, tra un taglio e una messa in piega nel salone “Hand” rassicura che «bisogna mettersi in gioco. Spero di non vedere l’edicola chiudere e invito i giovani a farsi avanti». Come Luca Massignani che dietro al bancone de “Il Bouquet” con i suoi 25 anni è il più giovane commerciante incontrato a Novale: «Ho rilevato il negozio a 21 anni e ho usufruito degli sgravi fiscali per i giovani imprenditori. Nasco in una famiglia di commercianti e sono riuscito a coltivare la mia passione per i fiori. Il rischio sapevo che c’era, ma mi sono giocato tutto e ho fatto bene. Bisogna essere ottimisti altrimenti si rimane fermi». Poi si incontra “Bontà frutta” dove ci sono i 4 fratelli Tomasi, Fabio 35 anni, Maurizio 39, Silvia 32 e Gianfranco 45: «Il giornalaio deve rimanere. Noi stiamo portando avanti l’attività di famiglia e la frazione risponde». La gelateria è chiusa per lavori, segno di fermento e di voglia di rinnovarsi. Poi si approda a “Bella moda” dove da sette anni Raffaella Sandri, 54 anni, dice di «aver realizzato un sogno con tanti sacrifici». Ancora in mezzo ai fiori Tania Refosco, 41 anni, mostra orgogliosa l’attività portata avanti da tre generazioni. Alle onoranze funebri “Dal Lago” si trova Denis Scalabrin, 31 anni, mentre nel “Salone da Betty”, Elisabetta Bevilacqua, 49 anni non esita a spronare qualche giovane «che però abbia spirito di sacrificio e determinazione». E si finisce nella tabaccheria con 70 anni di storia: «L’abbiamo rilevata nel 2016 - raccontano le sorelle Borga Silvia, 30 anni, e Katia 26 -. Ci ha spinte la necessità di trovare un lavoro. Non abbiamo pensato alla zona: le incognite ci sono in periferia come in centro città». Una frazione di giovani commercianti, dunque, che si augurano di avere presto un nuovo “collega”. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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