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Valdagno

Marco, sommelier
d'argento: a 21 anni
sul podio nazionale

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Marco Ongaro (foto Instagram)
Marco Ongaro (foto Instagram)
Marco Ongaro (foto Instagram)
Marco Ongaro (foto Instagram)

VALDAGNO. Giovanissimo ma già tra i migliori sommelier d'Italia. Anzi subito alle spalle del migliore uscito dalla 26a edizione del trofeo Rastal, organizzato dalla Federazione italiana sommelier albergatori ristoratori, che si è svolto all'acquario di Livorno. Il valdagnese Marco Ongaro è riuscito, a 21 anni e un diploma di sommelier conquistato a gennaio, a piazzarsi al secondo posto tra gli otto finalisti provenienti da tutto lo Stivale.

 

Un volto che non è nuovo al nostro giornale: nel 2017, era stato intervistato dopo essere riuscito a portare a casa il 110 e lode all'alberghiero Artusi di Recoaro. E da dove l'avevamo lasciato di strada ne ha fatta. «Dopo il diploma in sala e vendita non avevo le idee chiare - spiega emozionato il giovane sommelier - Proprio per prendermi del tempo ho frequentato i tre livelli del corso della Fisar di Vicenza. Poi ho deciso di iscrivermi alla facoltà di enologia e viticoltura della Fondazione Edmund Mach a San Michele all'Adige, collegata all'ateneo di Trento. Oggi tra un esame e l'altro porto avanti la mia passione».

 

E se durante gli studi superiori Ongaro aveva già messo a segno un primo posto a Cuneo al concorso nazionale per gli istituti alberghieri per "sala e vendita" ed un secondo a Treviso per "cocktail bar", sollevare il calice simbolo del trofeo Rastal è stata una grande soddisfazione: «Non ho ancora festeggiato perché il concorso si è svolto in un periodo di esami all'università, ma tra un paio di settimane stapperò la bottiglia con i colleghi della delegazione. Un sogno? Vorrei proseguire nel mondo vino, ma non so ancora come. Un futuro legato alla sommellerie? Magari nell'insegnamento per trasmettere conoscenza e passione».  

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Finalmente una tregua dagli esami universitari per poter dire due parole su questo concorso miglior sommelier fisar 2019. È stata l'ennesima esperienza nella quale potersi mettere alla prova, questa volta in ambito di sommellerie. Devo dire che é stata una bella soddisfazione raggiungere il 2 posto, visto i numerosi impegni universitari di questi giorni e anche per i miei (si solamente) 21 anni. Come tutte le avventure si torna a casa con qualcosa, che siano premi, esperienza ma soprattutto nuove amicizie. Sono contento di aver gareggiato con gli 8 migliori sommelier fisar d'Italia del 2019 ( Viviana Testa, Carlotta Salvini, Fabrizio De Simone, Simone Nadalini, Caterina Contin, Giuseppe Altarelli, Federico Maria Frilicca) e spero che queste amicizie permangano nel tempo.

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Veronica Molinari

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