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Conferenza stampa

Zaia: «Abbiamo numeri da zona arancione, aspettiamo l'ufficialità. Vaccini, ci vorrebbero 80mila dosi al giorno»

Luca Zaia in diretta, 1° aprile 2021
Luca Zaia in diretta, 1° aprile 2021
Luca Zaia - 1° aprile 2021

Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, torna in diretta per dare gli ultimi aggiornamenti sull'emergenza coronavirus. 

 

Si registra un lieve calo nei ricoveri in ospedale e il presidente si augura che sia indicativo dei un trend e che l'epidemia cominci la sua fase calante. Gli indici regionali portano tutti verso la zona arancione nella prossima classificazione, prevista ufficialmente per domani. I valori rt e l'incidenza dei casi, nonché le percentuali di occupazione dei letti sono, secondo i calcoli della Regione, tutti al di sotto della zona rossa. Per questo Zaia si augura che da martedì  prossimo il Veneto torni arancione.

 

Prosegue intanto la campagna di vaccinazione tra qualche disagio tecnico nel nuovo sistema di prenotazione, disagio che Zaia attribuisce alla messa a regime della "macchina". Il presidente si dice infatti soddisfatto della capacità vaccinale della sanità veneta che ieri ha raggiunto quota 37mila vaccinazioni e sostiene: «Se ci arrivano 80mila dosi al giorno, possiamo chiudere la partita prima dell'estate». In questi giorni, però, la Regione fa i conti con i ritardi di qualche giorno delle forniture di Astrazeneca e Moderna.

 

LA DIRETTA

BOLLETTINO

«Sono 1.633 i nuovi positivi al coronavirus nelle ultime 24 ore, pari al 3,83% dei tamponi fatti. Sono 38.618, gli attualmente positivi, la metà di questi è asintomatico e il 5% finisce in ospedale. Sono 2.242  (+1) i ricoverati: 1.944 (+2) in area non critica, 298 (-1) in intensiva. Al momento l'88,5% (contro 86,7% a livello nazionale) dei positivi ha la mutazione inglese, l'1,4% la brasiliana. Oggi i dati di accesso negli ospedali sono buoni e ci auguriamo che siano indicatori di un trend» 

 

NUMERI DA ARANCIONE

«I dati che abbiamo dicono che l'Rt è 1,12, da arancione e così pure l'incidenza 226,8 (sotto il limite di 250). I ricoveri sono al 29% in intensiva (la soglia è 30), in  area critica 27 (la soglia è 40), quindi incrociamo tutto quello che possiamo incrociare, se sarà confermata la nostra proiezione, speriamo che ci sia il passaggio in arancione da martedì. Ma è prudente attendere la classificazione nazionale»

 

VACCINAZIONI

«La macchina vaccinale sta funzionando, ieri fatti oltre 37mila vaccini, stiamo andando a regime, arriveranno 130mila dosi di Astrazeneca sabato, 38mila di Moderna. Se abbiamo carbone da buttare nella caldaia riusciamo a fare un bel lavoro. Siamo andati strategicamente in difficoltà, uno stress test necessario, pur scusandoci con tutti quelli che hanno fatto le code. Meglio un'ora in coda che una vita sotto terra. Possiamo chiudere la partita vaccini, ma ci servono 80mila vaccini al giorno, noi possiamo farli, ma dobbiamo avere le dosi. Le dosi sono quelli che ci aspettavamo, a parte qualche ritardo che non era previsto, ma abbiamo testato la macchina in previsione di avere più dosi»  

 

DISAGI NELLE PRENOTAZIONI

«Disagi al portale prenotazioni? Oggi 4-5 Ulss oggi non hanno aperto le prenotazioni perché non avevano i vaccini, prenotazione che doveva essere bloccata con un apposito banner che però è attivo solo adesso. Il numero verde è stato quindi intasato da tante chiamate. Oggi oltre 20mila persone sono riuscite, nonostante tutto, a prenotarsi. Noi abbiamo caricato più dati possibili per le fragilità, ma chiaramente le liste di fragilità sono diverse e ci stiamo attrezzando» 

 

PRECEDENZA PAZIENTI ONCOLOGICI

«Precedenza dei vaccini ai pazienti oncologici riguarda attualmente solo in terapia ospedaliera o farmaci ospedalieri o in attesa di farla, non con farmaci ormonali. Per tutti gli altri oncologici  con il codice 048 si va per fascia d'età»

 

OBBLIGO VACCINALE 

«Se passa in pieno questa norma dell'obbligatorietà vaccinale introdotta dall'ultimo decreto, credo che passi un concetto che va ad impattarsi sulle nuove assunzioni, dovremo modificare i bandi. Vi parla uno convinto della volontarietà, ma credo che in particolare per chi cura gli anziani, pensare di assumere qualcuno che già in partenza sai che non si vuole vaccinare... beh, è dura» 

 

Interviene la dottoressa Russo

VACCINI OBBLIGATORI. «La norma prevede la vaccinazione obbligatoria per operatori sanitari che svolgono attività in strutture pubbliche e private, inserite anche farmacie e parafarmacie. Come funzionerà? Tutti gli ordini di categoria devono indicare alla Regione l'elenco dei nominativi e incrociarli con l'anagrafe vaccinale. Gli inadempienti verranno invitati dall'Ulss competente a vaccinarsi. Se decorsi i tempi previsti non adempiono alla vaccinazioni, scattano delle conseguenze, come il cambio di mansione o la sospensione, anche retributiva. È un decreto a tempo, legato alla situazione pandemica e segue l'evoluzione della malattia e viene applicato per la condizione di emergenza e nel rispetto di tutela della salute pubblica. Ad oggi tra i non vaccinati abbiamo persone che non sono state chiamate, che non hanno potuto prenotarsi per vari motivi o che hanno rinunciato momentaneamente alla vaccinazione o solo ritardata. Il controllo incrociato servirà anche a fare chiarezza»

 

Interviene il direttore Flor

DISAGI SISTEMA DI PRENOTAZIONE. «Qualche problema di taratura del sistema vaccinale, ne abbiamo avuto uno piccolo ma che ha dato tanti problemi e che entro oggi sarà risolto, si tratta di un problema tecnico di passaggio dalla pagina regionale a quello delle Ulss locali che bypassava la pagina informativa, per cui tante persone chiamavano il numero verde perché il sito non forniva le informazioni complete. Abbiamo aperto con un limite di tempo di 7 giorni di prenotazioni perché ragioniamo sulle forniture di dosi previste. I ritardi di questa settimana di Astrazeneca e Moderna ci ha costretto a disdire e posticipare alcune prenotazioni. L'obiettivo è vaccinare il maggior numero di persone il prima possibile, arrivando a filo con le scorte.»

 

FRAGILI E ANZIANI VACCINATI. «Ci manca circa il 37% di ultra ottantenni e che tra le categorie di vulnerabilità ci mancano ancora 140mila, circa 65%»

Giorgia Cozzolino

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