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Lite sulla piazza scivolosa «Qui mai richieste danni»

La pioggia ha rallentato i lavori di sistemazione della piazza del Comune per renderla meno scivolosa
La pioggia ha rallentato i lavori di sistemazione della piazza del Comune per renderla meno scivolosa
La pioggia ha rallentato i lavori di sistemazione della piazza del Comune per renderla meno scivolosa
La pioggia ha rallentato i lavori di sistemazione della piazza del Comune per renderla meno scivolosa

La pioggia ha rallentato i lavori antiscivolo. E intanto proprio la pavimentazione del centro storico fa di nuovo capolino in consiglio comunale: la Lega attacca chiamando in causa i tecnici; il sindaco risponde smontando la tesi d’accusa. ALL’ATTACCO. La Lega e la lista “Burtini sindaco”, con una mozione, hanno puntano il dito sull’intervento di bocciardatura in corso «per tutto il centro storico che ha richiesto un esborso di 15 mila euro dalle casse comunali che si aggiungono ai 38 mila del primo trattamento del 2009». Mentre i macchinari sparano minuscole palline metalliche per rendere ruvida la superficie del centro, Alessandro Burtini, capogruppo della lista d’opposizione “Burtini sindaco” ha spiegato: «Il problema della scivolosità della pavimentazione e i tentativi fatti per risolvere la questione non devono essere pagati dai cittadini. A questo punto chiediamo di avviare i procedimenti per la richiesta di risarcimento danni ai tecnici, interni ed esterni, che negli anni hanno seguito i lavori nelle piazze acconsentendo a posare pietre non idonee, per natura e finitura, alla pavimentazione esterna in particolare di piazze e strade. Il tutto tenendo conto che non si tratta solo di danni materiali che hanno costretto a trattamenti successivi alla posa per rimediare all’errore iniziale e reiterato in più zone del centro, ma anche fisici. Ci risultano, infatti, richieste di risarcimento per cadute avvenute proprio nelle piazze. Sarebbe interessante capire se a causa di questo è aumentato il premio che il Comune paga all’assicurazione». I provvedimenti, secondo le minoranze, dovrebbero riguardare non solo i tecnici, ma anche chi in quegli anni era al governo della città. DIFESA E CONTROPIEDE. A rispondere è stato il sindaco Giancarlo Acerbi che, dopo ad aver rigettato la richiesta al mittente escludendo qualsiasi azione nei confronti dei tecnici comunali, ha sottolineato «che le domande arrivate all’assicurazione dal 2014 ad oggi sono state 60, ma nessuna riguarda incidenti avvenuti nell’area della pavimentazione». Nell’elenco delle vie responsabili di cadute e inciampi fornite dagli uffici comparirebbero, tra le altre, via Gaetano Marzotto, piazzale Schio, piazza del Mercato, salita Dante, via Galliano. Zone centrali sicuramente, ma «dove non c’è traccia del materiale che è stato posato durante il restyling del centro storico e che ora è messo sotto accusa dalle opposizioni. Il trattamento iniziale fatto nel 2009 per proteggere la superficie dal passare del tempo è durato 10 anni che, secondo gli addetti al settore, è un buon risultato. Sicuramente negli anni qualcuno può essere scivolato, ma questo può dipendere dalle calzature indossate e i fatti non hanno avuto come conseguenza richieste di risarcimento al Comune». In chiusura il consigliere di maggioranza Martino Gasparella ha sottolineato che «si tratta di discrezionalità amministrativa e partire dal presupposto che vi sia stata malafede da parte dei tecnici è un modo di agire che non ci appartiene e offende la professionalità di chi lavora». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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