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La primavera dei negozi Balzo del 20% in 10 anni

Il bilancio del commercio è in progressivo miglioramento
Il bilancio del commercio è in progressivo miglioramento
Il bilancio del commercio è in progressivo miglioramento
Il bilancio del commercio è in progressivo miglioramento

La città ha voglia di commercio. Non saranno i tempi d’oro in cui le attività superavano il mezzo migliaio ma, camminando per il centro storico, un’inversione di tendenza sembra respirarsi. Certo ancora oggi ci sono vetrine vuote. Solo in corso Italia se ne contano sei, ma addobbate con lo slogan “Lavora in corso” o con allestimenti temporanei il senso di abbandono è stato allontanato. Una soluzione che rientra nel progetto del distretto urbano del commercio “Vivi Valdagno-Vivi l’armonia” e che sembra portare i primi frutti, ad iniziare dalle attuali 387 attività. Una decina di anni fa, si faticava a superare le 300 unità: nel 2007 gli esercizi erano 318 tra alimentari e non e si erano registrate 17 aperture e 23 chiusure. Nel 2008, invece, le attività erano scese a 314 con 18 aperture e 22 chiusure. Oggi il saldo è positivo. Gli esercizi di vicinato hanno visto lo scorso anno 13 chiusure (per 679 metri quadrati di superficie di vendita) contro 16 aperture (per 1.257 metri quadrati), a cui si aggiungono un temporary shop e 6 cambi di gestione; per i pubblici esercizi una chiusura, 4 aperture e 2 cambi di gestione; nessuna serranda abbassata per i parrucchieri che, invece, hanno visto una apertura e 1 cambio di gestione. Ma a far pensare positivo sono soprattutto la voglia di restyling che porta una boccata di novità a locali ormai datati, soprattutto nelle vie a due passi dal cuore cittadino, o la riapertura di attività abbandonate da anni come in via Madonnetta, o in locali di medie dimensioni per lungo tempo inutilizzati come in piazza Dante, via Sette Martiri e via Fermi. Oggi in città sono arrivate tipologie merceologiche prima assenti o che mancavano da tanto: giochi di società, mercerie, detersivi ecologici, articoli sportivi, prodotti alimentari locali e auto usate. E a confermare che Valdagno sta ritornando attrattiva è il fatto che a rilevare l’attività o a mettersi in gioco dal nulla spesso sono commercianti provenienti da altri comuni come Schio, Recoaro Terme e Cornedo. «Il saldo positivo delle attività conferma che ci siamo mossi nella giusta direzione - osserva l’assessore al commercio Liliana Magnani -. I risultati sono frutto di una sinergia che non si vedeva da tempo tra commercianti, categorie economiche e Comune. Non sono certo le riaperture al traffico delle Ztl a portare nuova linfa al commercio, ma un’offerta che si aggiorna e che sta al passo con i tempi». Si torna a fare acquisti sotto casa come invitano a fare le 30 mila shopper prodotte e distribuite dalla delegazione di Confcommercio. «Uno slogan semplice, insieme a “Amo Valdagno”, per dare il senso di quello che ognuno di noi dovrebbe portare avanti per far vivere la città -afferma il presidente dell’associazione Fiorenzo De Franceschi-. Un cambio di rotta negli acquisti e scelte urbanistiche adatte ai tempi sono il mix perfetto per tornare ad attirare anche dai piccoli centri vicini. I segnali positivi ci sono: occorre continuare a lavorare per il futuro». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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