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La città in festa per i cento anni di Carlotto

La presentazione degli eventi legati al centenario di fondazione del liquorificio, un’istituzione a Valdagno. FOTO DI DONOVAN CISCATOL’esterno della Carlotto conserva ancora lo stile del passato
La presentazione degli eventi legati al centenario di fondazione del liquorificio, un’istituzione a Valdagno. FOTO DI DONOVAN CISCATOL’esterno della Carlotto conserva ancora lo stile del passato
La presentazione degli eventi legati al centenario di fondazione del liquorificio, un’istituzione a Valdagno. FOTO DI DONOVAN CISCATOL’esterno della Carlotto conserva ancora lo stile del passato
La presentazione degli eventi legati al centenario di fondazione del liquorificio, un’istituzione a Valdagno. FOTO DI DONOVAN CISCATOL’esterno della Carlotto conserva ancora lo stile del passato

Il civico 34 di via Garibaldi a Valdagno lo conoscono tutti. E non solo in città. È il liquorificio Carlotto dove le antiche ricette tramandate, prima dal nonno Girolamo poi da papà Giuseppe e da mamma Nives, sono arrivate fino a Daniela. Ed è proprio l’erede di quei segreti a svelare un calendario che, nel centenario del liquorificio, unisce la storia di una famiglia con il territorio. Leggende, pillole di vita e aneddoti dal bancone di un luogo che Daniela Carlotto definisce «un tempio che ha visto passare generazioni di qualsiasi età, ceto e professione» e che oggi è riuscito a creare un progetto “Contaminazione Carlotto” che vede tre scuole, attività di ristorazione e bar mettersi in gioco per festeggiare un’eccellenza. C’è chi rivisiterà i prodotti del liquorificio per creare cocktail inediti e chi sta sperimentando una pizza “Carlotto”. Non c’è limite alla fantasia e il cartellone di appuntamenti è solo alle righe iniziali: ad inaugurarlo ci sono stati i pasticcini creati dai ragazzi del corso di pasticceria del Cfp di Trissino, ma non mancheranno eventi con l’alberghiero Artusi di Recoaro e un progetto grafico per un’etichetta del liceo artistico “Boccioni”. «Il nostro marchio è cresciuto senza mai perdere di vista il legame con il territorio - spiega la titolare -. Per questo abbiamo voluto coinvolgere le realtà locali e, con loro, toglieremo un po’ di polvere dalle nostre centenarie bottiglie e magari riusciremo a dare nuovo lustro a prodotti che sono arrivati sulle tavole di tutto il mondo, nelle cucine di grandi chef o alla presenza di regnanti europei e presidenti americani». Di racconti ce ne sarebbero tanti. Così tanti da farne un libro che sarà scritto dal grafico pubblicitario Valerio Bigano: «Questo non deve essere un traguardo, ma lo stimolo per affrontare nuove sfide. Celebreremo la storia dell’azienda che è anche storia della città». Per averlo bisognerà attendere la serata del 5 ottobre, a palazzo Festari, che vedrà anche una mostra, una degustazione al buio con l’Unione ciechi di Vicenza e la proiezione di un video creato da Wannaboo. «Sarà una bella sfida raccontare “Carlotto” - affermano Stefano Pellizzaro e Riccardo Vencato della casa di produzione -. Ma lo faremo come se fosse un impegno di famiglia, perché da valdagnesi qui siamo cresciuti anche noi». Il 15 giugno, invece, il racconto della famiglia diventerà uno spettacolo teatrale de “La Piccionaia” come anticipa Matteo Balbo. «Sul palco porteremo i 5 sensi e abbatteremo il quarto muro, facendo diventare parte attiva gli spettatori». E poi un concorso social su aneddoti del mondo “Carlotto”, un tour per giornalisti e, il 18 aprile, un viaggio tra i cocktail. Tutto con il patrocinio del Comune. «Anch’io sono cresciuto in questo locale e gli auguro di esserci per altri 100 anni portando le eccellenze nel mondo ma con le radici forti nel territorio», aggiunge il sindaco di Valdagno Giancarlo Acerbi. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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