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L’ultimo bilancio accende le elezioni

Approvato il bilancio consuntivo 2018. Il documento è passato con i voti della maggioranza
Approvato il bilancio consuntivo 2018. Il documento è passato con i voti della maggioranza
Approvato il bilancio consuntivo 2018. Il documento è passato con i voti della maggioranza
Approvato il bilancio consuntivo 2018. Il documento è passato con i voti della maggioranza

Il bilancio consuntivo apre la campagna elettorale. L’altra sera il consiglio comunale ha approvato il rendiconto finanziario 2018 nonostante il voto contrario delle opposizioni. A illustrare i numeri è stata l’assessore al bilancio Liliana Magnani: «La situazione debitoria, in questi anni, è calata di quasi 10 milioni di euro con un indebitamento pro capite che è passato da 1.137 euro del 2013 agli attuali 763 euro. Chiunque arriverà ad amministrare la città si troverà un bilancio sano». Il 2018 si è chiuso con 23.405.632 euro di entrate a fronte di 23.027.569 euro di spese. «Siamo riusciti a portare a casa oltre 6 milioni di euro di contributi esterni e a lasciare invariate Imu e Tasi - ha commentato Eliseo Fioraso del Pd -. Si è mantenuta alta l’attenzione al sociale con 3 milioni di euro e abbiamo assistito alla crescita del tessuto industriale, alla sottoscrizione del Paesc per l’ambiente, alla riorganizzazione scolastica con la nascita di 2 poli, a interventi come la riqualificazione dello stadio e la nuova palestra di via Volta e a segnali di ripresa del commercio». Il quadro non ha trovato d’accordo le opposizioni, partendo da Giuseppe Ciambrone del M5s: «Poco si è investito nel turismo, nemmeno 6 mila euro, e anche in tema di barriere architettoniche gli ostacoli restano. Abbiamo collaborato per raggiungere obiettivi e alcune nostre proposte, come il parco inclusivo, sono state accolte. Speriamo che in futuro, ad esempio, si faccia qualcosa anche per intervenire in modo più incisivo sul gioco d’azzardo». Alessandro Burtini della Lega ha sottolineato che «si è perso troppo tempo e le criticità su tante voci rimangono. Servono ragionamenti specifici sugli anziani che rappresentano un quinto della popolazione e sulle difficoltà dei giovani. La città deve dare risposte concrete e rendersi attrattiva nei confronti dei non residenti. Infine una riflessione: le crescenti destinazioni del 5 per mille ai servizi sociali comunali dipendono dalla sensibilità che è nel Dna dei valdagnesi non dall’amministrazione». Per Francesca Vitetta di “Nuova Valdagno” pesano i «100 chili di documenti ricevuti nonostante le interpellanze sulla “Carta zero”. Chili che cozzano con l’attenzione all’ambiente, con la raccolta differenziata spinta e che aumentano il lavoro del personale. Spesso, poi, abbiamo sollevato il problema di lavori pubblici non gestiti in modo efficace ed efficiente. Anni fa il sindaco mi ha tacciato di non avere una visione complessiva: mi auguro che chi ci succederà renda più visibile la nostra strategia di raccogliere le esigenze dei cittadini e di non imporre le decisioni». Il sindaco Giancarlo Acerbi ha puntualizzato che «non sono mancati i momenti difficili, ma abbiamo portato avanti un’azione ad ampio raggio. Dal turismo ai lavori pubblici fino al sociale è stato fatto molto con risorse sempre più risicate e scontrandosi con la burocrazia: in 5 anni 15 milioni di opere con 7 milioni di contributi esterni». Vittorio Vencato di Forza Italia ha puntato il dito sulla nuova palestra di via Volta «che verrà realizzata in un posto infelice, costruendo un nuovo edificio invece di acquisire l’ex pista Lido per riqualificarla». A rispondere sono stati gli assessori Michele Cocco e Federico Granello sottolineando che «i tempi di realizzazione sarebbero stati improponibili per la città e i costi esagerati». E se per il vicesindaco Michele Vencato si deve guardare «al futuro con positività continuando a sognare», per l’assessore Lina Lazzari la soddisfazione è «aver mantenuto i servizi e soprattutto la governance». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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