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Valdagno

L'alpino dal cuore grande sconfitto dal male a soli 50 anni

Paolo Segato si è dovuto arrendere alla malattia, aveva 50 anni (Molinari)
Paolo Segato si è dovuto arrendere alla malattia, aveva 50 anni (Molinari)
Paolo Segato si è dovuto arrendere alla malattia, aveva 50 anni (Molinari)
Paolo Segato si è dovuto arrendere alla malattia, aveva 50 anni (Molinari)

In tutto quello che faceva ci metteva il cuore. A portare via Paolo Segato a soli 50 anni è stata una lunga malattia a cui fino alla fine ha cercato di non arrendersi. Anzi nei momenti più duri faceva coraggio a chi lo circondava guardando con speranza alla possibilità di un trapianto. 

L’artigiano, che viveva nella frazione di Campotamaso dove era una delle anime della storica "Tamasofest", ha lasciato un grande vuoto a Valdagno dove era molto conosciuto. Da trent’anni era socio fondatore della ditta metalmeccanica valdagnese “Officine Dsb Srl” che ha contribuito a far crescere. Famiglia, lavoro e le sue montagne le sue passioni. Quelle cime dove il suo spirito sportivo si esprimeva al meglio nelle attività di istruttore e soccorritore del Soccorso alpino della stazione di Recoaro-Valdagno. Ma anche in sella alla bicicletta o nella corsa partecipando a diverse maratone. E poi le penne nere. Quel legame alpino che nulla può spezzare.

Era un ottimista per natura, conferma chi lo conosce, e «lo è rimasto anche nei momenti più bui. Non si è mai abbattuto e amava la vita». Segato lascia la moglie Romina e i figli Davide e Gabriele che lo accompagneranno per l’ultimo saluto oggi, alle 15, nella chiesa di Campotamaso. 

Veronica Molinari

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