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L’alpinista scivolato sul monte Zevola ora è uscito dal coma

Era stato soccorso con l’elicottero
Era stato soccorso con l’elicottero
Era stato soccorso con l’elicottero
Era stato soccorso con l’elicottero

A una settimana dal terribile incidente in montagna è uscito dal coma e riconosce i familiari. Non è più in pericolo di vita Marco Masiero, il veterinario di 39 anni di Trissino, ricoverato nel reparto di rianimazione dell’ospedale Santa Chiara di Trento. Tutti quanti in paese si augurano che l’alpinista grazie alla sua forte fibra possa recuperare in fretta le energie e tornare alla sua vita quotidiana e alla sua professione. In questa settimana, in cui l’escursionista ha combattuto fra la vita e la morte vengono a galla alcuni particolari importanti sulla dinamica dell’incidente in montagna, che hanno evidenziato il comportamento eroico di Marco Masiero. Mentre giovedì pomeriggio 9 gennaio scendeva con altri due amici lungo il canalone Vajo dell’Acqua del monte Zevola a confine fra il Trentino e il Vicentino, si è reso protagonista di un gesto, che si può definire eroico, tentando di afferrare l’amico veneziano che era scivolato su una lastra di ghiaccio finendo così insieme in fondo al canalone dopo una scivolata di 200 metri. La peggio era toccata a Marco Masiero, che era stato intubato dai soccorritori, imbarellato e trasportato con l’elicottero del servizio di Trento emergenza all’ospedale di Santa Chiara in gravissime condizioni. Anche l’amico alpinista, un veneziano di 36 anni ha riportato varie fratture, ma non ha mai corso pericolo di vita. Fortuna ha voluto che il terzo escursionista di Valdagno, rimasto illeso, abbia subito attivato i soccorsi lanciando l’allarme al 112. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Aristide Cariolato

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