L'alberghiero Artusi a prova di incendio, cantiere da un milione e mezzo di euro

L’alberghiero Artusi di Recoaro si rifà il look con un intervento da 1,5 milioni finanziato dalla Provincia, per adeguare l’edificio alle norme di prevenzioni incendi. Ieri sopralluogo al cantiere da parte del consigliere provinciale con delega all’edilizia scolastica Cristina Balbi accompagnata dal tecnico provinciale Roberta Menegon, che con il collega Giacomo Oliviero è responsabile dell’intervento, e dal direttore lavori Matteo Munari. A fare gli onori di casa il dirigente scolastico Massimo Chilese. Gli interventi riguardano la riqualificazione e il rifacimento degli impianti, la compartimentazione dei diversi ambienti e la sostituzione di tutte le strutture e finiture prive di certificazione. Si sta procedendo su aule e laboratori del corpo principale per finire i lavori entro metà settembre. Poi si lavorerà nella palestra, nelle cucine e nella sala ristorante dell’ultimo piano che saranno completate a inizio ottobre. Inoltre è previsto il rifacimento del tetto con ulteriori 250 mila euro. «Un intervento complesso - commenta la consigliere Balbi - su tutta la struttura, dalle pareti interne alle porte, ai soffitti, alle scale esterne, agli impianti». «Grazie alla Provincia avremo una scuola sicura e moderna, sia nella struttura che negli impianti», dice il preside Chilese. Il cantiere è in piena attività, compreso il fine settimana, con una ventina di operai al giorno divisi in squadre. A illustrare nel dettaglio i lavori è Munari. Si stanno sostituendo tutte le pareti in legno con pareti in cartongesso ignifughe e insonorizzanti così come i controsoffitti con nuovi pannelli più performanti e una illuminazione a led. Vengono riqualificati anche i solai con lastre in cartongesso per ottenere una resistenza al fuoco Rei 60. Vengono compartimentati archivi, magazzini, depositi e locali con specifiche esigenze di separazione realizzando spazi filtro tra distinte attività e installate nuove porte con caratteristiche Rei. Realizzata una nuova scala di emergenza e messa a norma quella esistente. Create vie d’esodo mancanti e adeguate quelle esistenti. Installati anche un nuovo sistema di illuminazione di sicurezza, un impianto rilevazione fumi e un nuovo impianto di allarme ad altoparlanti Evac. Più luce e più aria per i depositi di alimenti che vengono dotati di bocca di lupo aperta sul porticato esterno. Sulle porte di compartimentazione vengono anche inseriti molti elettromagneti, per facilitare il transito lungo i corridoi.