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Il volontariato in un libro «Ma mancano i giovani»

Il volontariato valdagnese sarà raccontato in un libroMariano Sandri
Il volontariato valdagnese sarà raccontato in un libroMariano Sandri
Il volontariato valdagnese sarà raccontato in un libroMariano Sandri
Il volontariato valdagnese sarà raccontato in un libroMariano Sandri

Il volontariato cittadino diventa un libro. Un lavoro di due anni a breve andrà in stampa e scatterà un’istantanea dello stato di salute delle 40 associazioni e cooperative attive sul territorio. A cercare di raccogliere i dati e fare il punto è stato Mariano Sandri, coordinatore del progetto “Volontariato e scuole” iniziato 3 anni fa e che ha visto impegnati 554 studenti e 127 incontri. Il via è stato dato a gennaio 2016 al Palalido con circa 600 studenti di quarta e di quinta degli istituti superiori, l’assessore alle politiche sociali e della famiglia Rina Lazzari, il referente del coordinamento del volontariato, Cornelio Dalla Valle, il responsabile del progetto Sandri e l’economista Mario Mazzoleni. Da quel momento sono iniziati gli incontri con i ragazzi dell’istituto “Marzotto-Luzzatti” e del polo liceale “Trissino”. Il primo anno 16 associazioni, cooperative e enti di mutuo aiuto hanno coinvolto 281 studenti di 17 classi in 45 appuntamenti, mentre nel 2017 le associazioni scese in campo sono salite a 25 per 273 ragazzi di 19 classi suddivisi in 82 incontri. «A coordinare dall’interno delle scuole sono stati Sabina Boso, Dino Caliaro, Federica Lovato per il “Marzotto-Luzzatti”, Elisabetta Cocco Lasta e Davide Povolo per il “Trissino” - spiega Sandri -. Dall’inizio abbiamo riscontrato assoluta disponibilità dei dirigenti scolastici Afra Gecele e Maria Cristina Benetti e dei docenti. L’obiettivo che ci eravamo posti era di educare alla solidarietà parlando con i ragazzi e portando le testimonianze dei volontari. La difficoltà è quella di avvicinare i giovani, l’ostacolo maggiore al nostro lavoro è dato dalla mancanza di ricambio generazionale con età media di chi si impegna dai 60 ai 70 anni. Il risultato è stato che qualche associazione ha ricevuto richieste di informazione e piccoli stage, soprattutto giornalieri». Ora il coordinamento del volontariato sta terminando di elaborare il materiale emerso dagli incontri e, anche «grazie al finanziamento di 7 mila euro a cui hanno contribuito Comune e Banca San Giorgio e Valle Agno», si va verso la stampa di un volume che disegnerà una mappa cittadina che potrà servire per costruire il futuro programma. «I ragazzi sono incuriositi da settori che possono “incrociare” nella loro vita - aggiunge Sandri -. Molte richieste di approfondimento riguardavano gli enti che si occupano delle dipendenze, della salute mentale, dei minori, ma anche di ambiente e protezione civile». Dal progetto esce una fotografia delle nuove generazioni. «In questi anni è cambiato il loro modo di approcciare il mondo - conclude Sandri -. Siamo di fronte ad una forbice che si apre sempre di più e solo una punta molto piccola è rappresentata da ragazzi che credono nel volontariato e si mettono in gioco. Durante gli incontri anche di fronte a forme di interazione ludiche molti giovani rimanevano indifferenti, spettatori passivi. La vera sfida sarà trovare il modo di coinvolgerli e dare nuova linfa al volontariato che sta diventando una specie a rischio estinzione». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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