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Il prof più giovane spegne i cyberbulli Premio nazionale

Davide Dal Maso, 23 anni, con i giovani del Cfp di Trissino dove è stato chiamato a insegnare.  MASSIGNAN
Davide Dal Maso, 23 anni, con i giovani del Cfp di Trissino dove è stato chiamato a insegnare. MASSIGNAN
Davide Dal Maso, 23 anni, con i giovani del Cfp di Trissino dove è stato chiamato a insegnare.  MASSIGNAN
Davide Dal Maso, 23 anni, con i giovani del Cfp di Trissino dove è stato chiamato a insegnare. MASSIGNAN

A 21 anni è stato il docente più giovane a tenere una lezione all’Università di Padova. Al suo 22° compleanno risultava il prof più giovane d’Italia. Ora, a 23 anni, si è aggiudicato il “Premio Italia giovane” nella categoria Social Warning-contrasto al cyberbullismo. A continuare a bruciare le tappe è Davide Dal Maso di Trissino che, con in tasca il diploma al liceo Da Vinci di Arzignano, si è costruito la professione di social media coach ed ha fondato il “Social warning movimento etico digitale”. Oggi l’associazione conta 90 formatori volontari ed ha fatto “lezione” a oltre 13 mila persone in tutto lo Stivale. È con il suo bagaglio di esperienza che Davide Dal Maso, lunedì 8 novembre a Roma, riceverà il riconoscimento dal comitato presieduto da Andrea Chiappetta. A valutare le 140 candidature arrivate è stato il comitato d’onore, presieduto dall’ex ministro Franco Frattini e composto da nomi eccellenti delle istituzioni, dell’imprenditoria e del mondo accademico. La giuria ha selezionato 10 professionisti under 35 che si sono distinti in altrettanti settori. L’impegno nella lotta ai rischi che si nascondono nel web è valso a Dal Maso il premio riservato ai giovani “al servizio dell’Italia”. «È stato riconosciuto il valore della sensibilizzazione sulle potenzialità e le insidie del web - spiega Dal Maso -. Questa è l’unica strada per costruire un’educazione digitale di base che permetta di non diventare vittime dei fenomeni online, come fake news o truffe e ricatti, e di coglierne le immense opportunità. Non mi aspettavo di vincere visto che tra i candidati c’erano anche tanti “cervelli in fuga” che lavorano per le multinazionali». Nonostante il lavoro lo porti in giro per la penisola il giovane professionista è rimasto legato alla sua città natale. Dallo scorso anno è tra i docenti del Centro di formazione professionale, diretto da Claudio Meggiolaro, dove tiene lezioni di marketing e promozione online per gli operatori ai servizi di vendita: «Ho riscritto il mio programma annuale e, ispirandomi ai master universitari, ho inserito nella didattica interventi di relatori esterni che verranno a parlare ai ragazzi di marketing. Quello che farò io il 19 novembre allo Iulm di Milano affrontando il tema “Etica e digitale”». D’altra parte, la sua carriera è iniziata con la creazione della pagina Facebook della Biblioteca a due passi da casa, dopo aver iniziato a studiare la rete da autodidatta. E se le occasioni di crescita non sono state dietro l’angolo, come la collaborazione con il governo gallese, la sua base operativa rimane a Trissino: «Riesco a concentrarmi e a staccare la spina dal digitale, cosa che consiglio, riconnettendomi alla realtà analogica. E poi a casa il telefono per fortuna prende poco». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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