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Il pesce icona di Cristo preso per “sardina”

Lo striscione cristiano esposto sulla chiesa di Ponte dei Nori.  MOLINARI
Lo striscione cristiano esposto sulla chiesa di Ponte dei Nori. MOLINARI
Lo striscione cristiano esposto sulla chiesa di Ponte dei Nori.  MOLINARI
Lo striscione cristiano esposto sulla chiesa di Ponte dei Nori. MOLINARI

Il pesce e la scritta “Ichthýs”. Queste l’immagine e la parola impresse sullo striscione apparso sulla facciata della chiesa del quartiere di Ponte dei Nori che guarda verso piazza Giovanni XXIII. E subito gli interrogativi su un’iniziativa inusuale hanno cominciato a diffondersi per le strade della città fino a rimbalzare in Val Leogra, dove a puntare il dito è stato il consigliere comunale Alex Cioni che, dalla sua pagina facebook, ha ribattezzato don Matteo Menini, il parroco dell’unità pastorale di Ponte Nori, Piana e Massignani, con questo commento: “Oltre ai preti immigrazionisti, abbiamo anche i preti sardine”. Per il portavoce del comitato “Prima Noi”, che oggi siede tra i banchi del consiglio comunale come capogruppo della lista “PrimaSchio”, eletto alle ultime amministrative in appoggio alla candidata leghista, in quello striscione un riferimento al movimento politico delle “Sardine”. Solo pochi giorni fa il consigliere scledense aveva puntato il dito contro il presepe allestito dai gruppi giovanili nella chiesa di Enna, frazione di Torrebelvicino. In quel caso l’aver eretto davanti alla capanna un muro di mattoni costruito su ignoranza, paura, omofobia, xenofobia, fake news, rifiuto, intolleranza, diversità, guerra e silenzio era stato interpretato dal consigliere d’opposizione come un attacco politico a Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Da una valle all’altra il passo è breve e, ora, ad essere al centro della polemica mediatica è lo striscione appeso alla balconata della parrocchia laniera che divide i naviganti del social tra chi lo vede come una presa di posizione politica di don Menini e chi, invece, riconosce in «quel simbolo e quella scritta solo il simbolo cristiano di Gesù, sarebbe bene informarsi prima di commentare». Anzi c’è chi proprio a difesa del sacerdote, cercando di allontanare ogni strumentalizzazione politica contro di lui, ricorda che il pesce si richiama alle usanze dei primi cristiani. Ma per il consigliere comunale scledense, don Matteo avrebbe «giocato con la simbologia del pesce, marcando nello striscione la figura in maniera da far passare anche un altro messaggio». Certo, continua a rispondere ai commenti Cioni, «è un suo diritto di cittadino, lo striscione andrebbe esposto dalla finestra di casa sua non dalla chiesa però, anche se come parroco dovrebbe tenere delle posizioni più super partes». Insomma per Cioni nessun dubbio: un equivoco cercato e voluto con riferimento al movimento di protesta anti-Salvini delle “Sardine”. Non è la prima volta che sul parroco di Ponte dei Nori si accendono gli animi su facebook. Nel bel mezzo del ballottaggio dello scorso giugno, con un testa a testa tra l’attuale sindaco Giancarlo Acerbi e il candidato della Lega Alessandro Burtini, sulla pagina Fb della parrocchia guidata da don Matteo Menini era stata postata una vignetta, già pubblicata nel bollettino settimanale dell’unità pastorale. In quel caso l’illustrazione ritraeva Gesù che cerca di entrare nel Cenacolo chiuso e due uomini con la camicia verde che sogghignando lo ammonivano dicendo: “Ehi bello dove credi di andare?”. “Ora con le ronde leghiste i cittadini sono più sicuri”. Come in quell’occasione don Matteo Menini, contattato, non vuole commentare l’episodio. Oggi, a prendere le parti del sacerdote, sono però alcuni utenti di facebook che replicano punto su punto alle interpretazioni anti-sardine dello striscione, ritenendole letture «esagerate» date in pasto a chi non conosce la simbologia cristiana per mero sensazionalismo. Ma c’è anche chi, per fortuna, la prende con ironia: «Non siamo al primo d’aprile, no?». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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