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Valdagno

Il maggio
“invernale” fa
strage di api

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Michele Franceschi impegnato nella sua attività di apicoltore. MOLINARI
Michele Franceschi impegnato nella sua attività di apicoltore. MOLINARI
Michele Franceschi impegnato nella sua attività di apicoltore. MOLINARI
Michele Franceschi impegnato nella sua attività di apicoltore. MOLINARI

VALDAGNO. Un intero alveare sterminato. Una sorpresa amara che si aggiunge ad una stagione disastrosa. Michele Franceschi, guida naturalistica e apicoltore, non voleva credere ai suoi occhi quando aprendo l’alveare ha visto le sue api morte. «Il freddo di questo periodo sta mettendo in crisi questi insetti che non riescono a scaldare gli esemplari e per difendersi sacrificano la prole. Purtroppo ultimamente è normale trovare le larve morte proprio perché le adulte stanno mettendo in atto questo meccanismo di difesa: in questo momento avrebbero bisogno di mangiare tanto in quanto consumano molte energie. E invece non trovano i fiori o, quando ci sono, non hanno sostanze nutritive sufficienti». L’esperienza di 39 anni sul campo, con una settantina di alveari sparsi in vallata ha fatto scattare subito il campanello d’allarme nell’apicoltore che vive in contrada Rossati a Novale. «Sono morte solo in quell’alveare tra le 30 mila e le 50 mila api - prosegue Franceschi -. Le porterò all’istituto zooprofilattico delle Venezie per le analisi, ma essendo esami che vengono effettuati su un campione di principi attivi, seppur ampio comunque non esaustivo, non è certo che riescano a comprendere la causa della morte. Intanto sto controllando gli altri alveari».

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