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Valdagno

I geni della robotica fanno 13 e conquistano il patentino internazionale

Patentino internazionale di robotica per 13 studenti. MOLINARI
Patentino internazionale di robotica per 13 studenti. MOLINARI
Patentino internazionale di robotica per 13 studenti. MOLINARI
Patentino internazionale di robotica per 13 studenti. MOLINARI

In tredici al traguardo. Solo poco più della metà dei 24 iscritti al corso partito lo scorso anno all’istituto professionale Marzotto-Luzzatti si potrà fregiare del “patentino di robotica”. Una certificazione di uso e programmazione di robot industriali, riconosciuta a livello internazionale equivalente a quella rilasciata a professionisti e aziende, che ora gli studenti potranno aggiungere al proprio curriculum.

«Il percorso è stato lungo e accidentato a causa delle forzate sospensioni delle attività didattiche in presenza, ma i più tenaci sono riusciti a portare a casa un importantissimo traguardo - afferma la dirigente Afra Gecele - Il prossimo corso partirà a settembre. L’intenzione è di farlo diventare un’opportunità costantemente presente nell’offerta formativa d’istituto, aperta con il tempo anche agli adulti». Con un investimento di 30 mila euro, grazie a una raccolta fondi a cui hanno aderito associazioni del territorio, quella dei genitori “Luzzattivi” e numerose aziende locali, è stato allestito un modernissimo laboratorio, attrezzato con un braccio robotico industriale, stampanti 3D e computer estremamente performanti con potenti software di simulazione. La proposta di attivare il corso era arrivata da Pearson e Comau, aziende leader nei rispettivi campi dell’editoria e dell’automazione industriale, e proprio nella sede Pearson-Comau di Padova i candidati hanno sostenuto l’esame finale conquistando risultati eccellenti: su un massimo di 100 punti la media dei voti è stata di 88 punti. «È stata una giornata lunga e impegnativa, che ha visto i corsisti cimentarsi in un test di teoria, una verifica sul software di simulazione e in un’esperienza pratica su un braccio robotico a sei assi - fanno sapere i docenti capitanati dal referente del progetto Giuseppe Bollin - Ora i neopatentati potranno spendere queste nuove e avanzate competenze nel mondo del lavoro, in particolare nel settore dell’automazione in fervente attesa di figure adeguatamente formate e motivate».

L’istituto da tempo raccoglie gli appelli delle aziende e delle associazioni della valle dell’Agno, portando avanti percorsi didattici per far incontrare la formazione dei propri studenti con le esigenze professionali del territorio. Proprio in quest’ottica si inserisce anche il corso lanciato in via sperimentale che ha sfornato i primi 13 “esperti di robotica” e che, visto il buon risultato, verrà ampliato coinvolgendo oltre agli studenti dell’indirizzo di manutenzione e assistenza tecnica del professionale che sono stati i protagonisti di questa prima fase, i meccatronici dell’Iti. Con una specializzazione che, attraverso una formazione di 100 ore, permetterà ai partecipanti di entrare a pieno titolo, come i loro “colleghi” che hanno fatto da apripista, nell’industria 4.0. «Stiamo pensando di attivare un corso di formazione per disoccupati», conclude la dirigente Gecele.

Veronica Molinari

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