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Grumo nel limbo, la crisi ferma le case

Una veduta dell’area dove doveva sorgere la lottizzazione del Grumo una decina di anni fa. MOLINARIUn’altra panoramica della zona rimasta incontaminata.  MOLINARI
Una veduta dell’area dove doveva sorgere la lottizzazione del Grumo una decina di anni fa. MOLINARIUn’altra panoramica della zona rimasta incontaminata. MOLINARI
Una veduta dell’area dove doveva sorgere la lottizzazione del Grumo una decina di anni fa. MOLINARIUn’altra panoramica della zona rimasta incontaminata.  MOLINARI
Una veduta dell’area dove doveva sorgere la lottizzazione del Grumo una decina di anni fa. MOLINARIUn’altra panoramica della zona rimasta incontaminata. MOLINARI

Una lottizzazione che deve essere fermata. Guardando i prati e la collinetta che domina il Grumo nella frazione di Maglio di sopra non ci sono dubbi. Il mega progetto di poco più di un decennio fa avrebbe bisogno di una revisione radicale e lo sa bene l’assessore all’urbanistica Michele Cocco che per il momento si trova con le mani legate. Una situazione di immobilismo, dovuta anche alla fase di liquidazione che sta vivendo la proprietà “Aree Urbane”, e che per ora gioca a favore del nuovo assetto cittadino. Lo sviluppo della parte nord, che sulla carta vedeva un nuovo centro residenziale e commerciale da sviluppare su un’area di oltre 50 mila metri cubi edificabili con 12 lotti e sei tipologie di costruzioni tra cui anche una serie di residenze di edilizia popolare non è mai stato concretizzato. O meglio non è mai stata mossa una zolla. I fatti sono che il piano attuativo dell’area era stato approvato nel 2008 con valenza decennale e proprio l’anno scorso è stato prorogato ex lege per altri 3. Nella sostanza il Comune dovrà aspettare fino al 2021 per rinegoziare il piano. «Ci troviamo di fronte ad un piano ancora valido e quindi siamo impossibilitati ad intervenire con quello degli interventi, come invece faremo per la Favorita, che andrà a breve in approvazione -ha spiegato Cocco-. La convenzione che era stata firmata per il momento non ha visto alcuna realizzazione. L’importante è che con il futuro Piano degli interventi non si facciano concessioni immotivate su cui poi si farebbe fatica a tornare indietro». Ma nel 2008 cosa era stato previsto in quell’area? Per iniziare una piastra a destinazione commerciale, edifici in linea ed a blocco, ville, case a schiera e a patio. Ben 102 alloggi, un supermercato di mille metri quadrati e 5 negozi. Il tutto tra le vie Divisione Julia, Battaglione Monte Berico e Luigi Marzotto: circa 75.250 metri quadrati. In cambio la società si impegnava a realizzare le opere per un milione 418.500 euro, di cui circa 940 mila per urbanizzazione primaria e 482 mila euro per quella secondaria tra cui la sistemazione dell’incrocio tra via Battaglione Monte Berico e via Luigi Marzotto, la pulizia del parco del Grumo e la realizzazione di due parcheggi, uno al confine della lottizzazione su via Marzotto e l’altro di 3.400 metri quadrati lungo via Battaglione Monte Berico. Unica opera che ha visto la luce, nel 2009, è stata la rotatoria sulla provinciale 246 all’altezza della deviazione per via Divisione Julia. Nel progetto originario, inoltre, era previsto il trasloco del campo sportivo della Filatura nell’area tra via Divisione Julia e contrada Rivalta. «Quella mossa era stata bloccata con il Pat - ha puntualizzato Cocco -. Alla luce dei cambiamenti intervenuti in questi 10 anni il progetto originario è difficilmente sostenibile. Occorrerà lavorare per trovare un accordo diverso con la proprietà che preveda comunque di realizzare un complesso opere pubbliche come il parco, i parcheggi e la sistemazione dell’area intorno alla chiesa, ma rivedendo la parte residenziale con un’idea più in linea con esigenze attuali. Il parcheggio di fronte alla chiesa, comunque, è già inserito nel Piano degli interventi, ma potrà avere attuazione solo quando la convenzione sarà decaduta». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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