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Cornedo

Vinta dalla malattia a 9 anni. Si è spento il sorriso di Ginevra

Colpita da tumore, era da tempo in cura a Roma al Bambin Gesù. I funerali domani alle 15,30

La piccola Ginevra Santamaria è volata in cielo a 9 anni: il tumore non ha avuto pietà di lei, del suo corpo fragile e anche della sua volontà grande di resistere al male che, come lei ha avuto il coraggio di scrivere, l’ha colpita: «Ho 9 anni e a giugno del 2021 mi è stato diagnosticato il tumore di Wilms al rene sinistro con metastasi polmonare». Dopo mesi di sofferenza, domenica sera il suo cuore ha smesso di battere. Un dolore immenso per tutta la comunità, che si era ritrovata anche in preghiera per lei con il parroco don Claudio Bassotto.
Per la bambina era cominciato l’estate scorsa il calvario fra gli ospedali di Vicenza e Padova prima e Roma poi; ciononostante Ginevra ha sempre sopportato le sofferenze con il sorriso di chi ha sempre sperato di poter vincere il male. 

Il sindaco Lanaro ha proclamato il lutto cittadino

Il sindaco di Cornedo Francesco Lanaro ha proclamato il lutto cittadino fino al giorno della celebrazione delle esequie, ossia fino a domani, quando alle 15.30 si celebrerà nella chiesa parrocchiale San Giovanni Battista l’ultimo saluto della comunità alla piccola, con l’esposizione delle bandiere a mezz’asta o listate a lutto sugli edifici comunali e sugli edifici scolastici. 
L’ordinanza invita i titolari degli esercizi commerciali ad esprimere la loro partecipazione al lutto mediante la sospensione delle attività mediante l’abbassamento delle saracinesche dei negozi contestualmente alla celebrazione delle esequie. Che la triste vicenda che ha coinvolto la piccola Ginevra abbia notevolmente scosso la vita quotidiana di Cornedo è fuori di dubbio, basti pensare al coinvolgimento di tante persone, come si vede nelle epigrafi esposte nelle bacheche, che accompagnano l’avviso della funzione religiosa: a salutare Ginevra anche le classi 4 A e 4 B della scuola primaria di Cereda, o le Botteghe del centro di Cornedo, o ancora il team “6punto9”, che si stringe attorno ai genitori per la prematura scomparsa della figliola. 
Una vera odissea quella vissuta dalla famiglia Santamaria, composta dal papà Filippo, di 50 anni, dalla mamma Maria, di 46, e da due figlie, che è andata avanti fino al triste epilogo della morte della bambina. Dapprima sottoposta ad un susseguirsi di terapie, poi i ricoveri negli ospedali di Vicenza e di Padova, infine a Roma al Bambin Gesù, Ginevra con grande spirito e coraggio si è sottoposta a tutte le cure. In molti hanno aiutato i genitori, che hanno dovuto sobbarcarsi le spese per il trasferimento a Roma per stare vicino e assistere la figlia.

Fondi erano stati raccolti per sostenere la famiglia

Attraverso una piattaforma digitale, attivata nei mesi scorsi, sono arrivati dei «fondi indispensabili» per sostenere la famiglia. 
In modo particolare sono stati vicini i colleghi dei genitori, i dipendenti e i titolari della Triveneta Cavi di Brendola dove lavora il padre Filippo, e quelli di Unicomm di Valdagno, dove è impiegata la mamma Maria. «Ginevra sarà per noi un angelo che dall’alto veglierà su tutta la nostra famiglia e sui suoi piccoli compagni di scuola», ha detto commosso il papà Filippo, che ha vissuto un dramma terribile, nonostante i tanti che gli sono stati vicino in questi mesi di dolore, fino allo sconforto delle ultime ore. 

Aristide Cariolato

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