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Cornedo/Arzignano

Falsi carabinieri
Una doppia truffa
Via 11 mila euro

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Truffe agli anziani. ARCHIVIO
Truffe agli anziani. ARCHIVIO
Truffe agli anziani. ARCHIVIO
Truffe agli anziani. ARCHIVIO

CORNEDO/ARZIGNANO. «Carabinieri, dobbiamo eseguire un controllo». E se ne vanno con un bottino complessivo di undicimila euro. È il frutto di due truffe messe a segno quasi sicuramente dalle stesse persone a Cornedo e ad Arzignano. Vittime due anziani, rispettivamente di 80 e 87 anni. 

 

A Cornedo i truffatori sono entrati in azione in via Casaretta dove una persona distinta, vestita con abiti borghesi ha suonato al campanello del pensionato. Quando gli è stata aperta la porta ha detto di essere un ufficiale di un reparto dei carabinieri in missione. Il fatto che non indossasse la divisa non ha insospettito l'ottantenne che lo ha fatto entrare tranquillamente. Una volta all'interno il truffatore, con un giro di parole, ha chiesto al padrone di casa di radunare i soldi che teneva in casa per un controllo. Per dare un tono alla sua presenza, s'è spesso tenuto in contatto con una fantomatica centrale operativa tramite una ricetrasmittente alla quale probabilmente rispondeva un complice. Quando il pensionato gli ha mostrato le banconote, anziché procedere con l'annunciata verifica, l'impostore gli ha chiesto di nascondere la somma nel forno della cucina perché prima voleva controllare le stanze dell'abitazione. E contemporaneamente ha pure invitato l'anziano ad aprire le finestre di casa.Truffatore e proprietario hanno quindi iniziato a girare per la casa dando così tempo al complice di introdursi nell'abitazione. Completata la perlustrazione della casa il truffatore ha rassicurato l'ottantenne che era tutto a posto e che non c'era bisogno di controllare il denaro. Ha infilato la porta e se n'è andato. Quando l'ottantenne è andato a riprendersi le banconote ha trovato il forno vuoto. 

 

Ad Arzignano, invece, i truffatori si sono presentati in un'abitazione di via Belluno spacciandosi per appartenenti alle forze dell'ordine impegnati in una missione finalizzata al controllo di banconote. Al padrone di casa, un 87enne, dapprima hanno chiesto di radunare il contante che aveva nell'abitazione. Compiuta l'operazione glielo hanno fatto riporre in un cassetto. Poi, prima di effettuare l'annunciato controllo, hanno chiesto di eseguire un controllo dei locali dell'abitazione. Ma era solo una scusa per dare il tempo al complice di mettere le mani sui soldi fatti mettere nel cassetto. Una volta concluso il giro delle stanze infatti i truffatori si sono accomiatati dicendo che era tutto a posto che il controllo del denaro non era più necessario. Quando il pensionato è andato a riprendersi le banconote ha trovato il cassetto vuoto.  

 

Indagini sono in corso da parte dei carabinieri, a cui si sono rivolte le vittime per la denuncia.

G.Z.

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