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Esame ambientale per la centralina Esulta il Comune

Rallenta il progetto di realizzazione di una centralina ai Ruari.  VE.MO.
Rallenta il progetto di realizzazione di una centralina ai Ruari. VE.MO.
Rallenta il progetto di realizzazione di una centralina ai Ruari.  VE.MO.
Rallenta il progetto di realizzazione di una centralina ai Ruari. VE.MO.

Primo punto segnato dalla città nella battaglia contro le centraline. A Venezia, l’altro giorno, il comitato tecnico regionale Via ha dato il suo parere rigettando la richiesta, presentata da “Wks energia Srl”. La ditta chiedeva di non assoggettare alla valutazione di impatto ambientale l’impianto idroelettrico che dovrebbe essere realizzato in località Ruari. Sulla carta si tratterebbe di una centralina che si svilupperebbe lungo l’alveo per 50 metri, con un’opera di presa in calcestruzzo di 15 metri posizionata nel letto del torrente, un edificio centrale realizzato sulla scarpata, uno scivolo della turbina a coclea idraulica e un canale di circa 15 metri per restituire nell’Agno l’acqua prelevata. Ci sono state osservazioni del Comune, con la consulenza della geologa Patrizia Miniutti e dell’ingegnere Alberto Scaunich inviate in Regione e mille firme dei cittadini raccolte dal comitato. «L’altro giorno ero presente alla riunione e sono uscito molto soddisfatto del risultato - ha affermato l’assessore all’urbanistica, Michele Cocco -. Il dover assoggettare il progetto alla valutazione di impatto ambientale significa che dovrà essere presentata una relazione tecnica seria che prenda in considerazione gli effetti dell’ipotetico manufatto sul piano ambientale, paesaggistico e idraulico. Avevamo sostenuto fin dall’inizio, attraverso le considerazioni dei nostri consulenti, che i documenti fino ad oggi presentati per avvallare il progetto erano lacunosi». E tra la presentazione delle osservazioni ad agosto e la recente riunione della commissione, i tecnici del gruppo istruttorio regionale hanno effettuato ai Ruari un nuovo sopralluogo. «Un aspetto fondamentale è il fatto che il comitato abbia tenuto conto delle nostre osservazioni e ribadito che nella nuova relazione occorrerà valutare attentamente tutti gli aspetti urbanistici sul territorio e sul torrente che potrebbero subire conseguenze dalla realizzazione dell’impianto idroelettrico - ha aggiunto -. Si dovrà tenere presente l’esistenza della pista ciclabile. Con la necessità della Via, i tempi procedurali per realizzare l’impianto si allungano. Teniamo alta l’attenzione, perché dobbiamo far capire i danni che impianti di questo tipo provocano al territorio e alle politiche scelte dai cittadini». Non c’è l’intenzione di abbassare la guardia nemmeno da parte del comitato “Tutela torrente Agno” come conferma Stefano Stissi: «La notizia ci dà buone speranze che quest’opera non venga realizzata e che sia un passo avanti nel bloccare tutte le richieste già avanzate. Il comitato e i cittadini hanno contribuito a questo risultato raccogliendo un migliaio di firme che sono state spedite in Regione e riuscendo nell’azione di sensibilizzazione». E proprio per continuare nella battaglia domenica 21 è in programma una manifestazione nel luogo dove dovrebbe sorgere la centralina. Intanto dallo studio di progettazione a cui si è affidata la “Wks energia Srl” non vengono rilasciate dichiarazioni in attesa di ricevere dalla Regione comunicazioni ufficiali. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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