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Recoaro

Divise naziste al bunker delle terme «Facciamo storia, non politica»

Uno dei figuranti in divisa nella zona del bunker. CRISTINA
Uno dei figuranti in divisa nella zona del bunker. CRISTINA
Uno dei figuranti in divisa nella zona del bunker. CRISTINA
Uno dei figuranti in divisa nella zona del bunker. CRISTINA

Il bunker di Kesselring al compendio termale con le guide museali in divisa nazista, che hanno fatto indignare l’Anpi Veneto e costretto il governatore Luca Zaia a cancellare dalla sua pagina Facebook il post che lo pubblicizzava, non pare disturbare i tanti turisti che sono accorsi anche ieri a Recoaro per una visita. La disputa tra rievocazione storica e apologia o comunque eccessiva spettacolarizzazione coinvolge in particolare i figuranti in divisa. Uno di questi anche ieri era al suo posto: è Andrea Fasolato, 20enne di Zugliano studente di Ingegneria meccatronica. «Siamo in una rievocazione storica, qui facciamo storia e non politica - dice -. Ci limitiamo a raccontare quello che è successo, i fatti documentati. Questa divisa ad alcuni può incutere in un primo momento timore che però si dissolve subito parlando con i visitatori. È quello che accade in tutte le rievocazioni storiche. Sapere che giovani come me, all’epoca indottrinati dalla propaganda nazista, l’abbiano usata per andare in guerra fa pensare ma qui non c’è spazio per la politica e nemmeno per l’estrema destra». Lì vicino un viavai di persone per la visita al bunker. Molti sono incuriositi dalla polemica, altri vogliono solo vedere l’allestimento avendo prenotato già da tempo. Tante le famiglie con bambini. Non si sono visti nostalgici e la società “Terme di Recoaro Spa” e l’Associazione Bunker 1945 assicurano che «non ne sono mai arrivati anche perché l’intento è tutt’altro e ci sembra sia chiaro». In coda c’è Luca da Thiene con il figlio: «È un’occasione per fargli conoscere la storia. Lo scopo è didattico e di sensibilizzazione su avvenimenti accaduti». Roberto Pietropoli è arrivato da Rovigo: «Non ho visto niente di strano nella vista». Daniele Capuzzo di Crespano sul Grappa è appassionato di storia e ha partecipato anche a rievocazioni: «Quando si affrontano i fatti della seconda guerra mondiale succede spesso che ci sia troppa ideologia, bisogna superarla». Andrea Morucci, romano che abita a Vicenza, sottolinea: «Mi aspettavo qualcosa di diverso, un luogo pieno di bandiere con svastiche ma sono contento che non sia così». Nel frattempo il telefono di Tiziano Bonato, vicepresidente della “Terme di Recoaro Spa” continua a squillare per le prenotazioni: «Da luglio il bunker è stato visitato da circa mille persone ma confido si possa arrivare a 1.500».

Luigi Cristina

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