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Dieci indagati
per il morto
in galleria

Il cantiere della Pedemontana dove è avvenuto l’infortunio mortale
Il cantiere della Pedemontana dove è avvenuto l’infortunio mortale
Il cantiere della Pedemontana dove è avvenuto l’infortunio mortale
Il cantiere della Pedemontana dove è avvenuto l’infortunio mortale

Si allarga l’inchiesta per la morte di Sebastiano La Ganga, il 54enne operaio originario di Messina, travolto da un masso mentre stava lavorando all’interno della galleria “Malo” a San Tomio. Il pubblico ministero Silvia Golin ha infatti iscritto sul registro degli indagati dodici nominativi. Dieci persone fisiche e due aziende impegnate nello scavo e nella realizzazione del cantiere della Pedemontana. Tra le persone finite nell’indagine della procura ci sono praticamente tutti i tecnici e responsabili che hanno avuto un ruolo operativo nel predisporre e ordinare i lavori. Anche i geologi che avevano dato il via libera agli scavi sostenendo, in base a quanto finora ricostruito dalla procura, che non sarebbe stato necessario puntellare ogni singola superficie della galleria nella quale si stava intervenendo.

LA CONSULENZA. Il pubblico ministero ha inoltre deciso di affidare una consulenza tecnica all’ingener Francesco Rossitto. Il quale ha già provveduto a costituire una sua equipe composta da geologi e architetti per dar vita alle operazioni peritali. Che inizieranno l’8 giugno. Ora si tratterà di mettere in sicurezza l’intero cantiere per consentire il lavoro degli esperti in massima sicurezza.

L’INCIDENTE E LA MORTE. Sebastiano La Ganga è stato travolto dal masso staccatosi dalle pareti della galleria il 19 aprile scorso. Nel momento in cui è avvenuto l’incidente, l’operaio stava manovrando una macchina escavatrice. Stando a una prima ricostruzione dei fatti pare che dopo l’ultima esplosione, La Ganga fosse entrato nel tunnel con l’escavatore per eseguire una pulizia dei detriti rimasti all’interno del sito. E proprio mentre il braccio della macchina stava entrando in azione, dal soffitto della galleria si sarebbe staccato un masso di circa tre metri che è caduto rovinosamente sopra all’abitacolo del mezzo. Il peso e la forza del sasso hanno schiacciato la macchina e non hanno lasciato scampo al lavoratore che è morto sul colpo tra le lamiere. I primi a soccorrere Sebastiano La Ganga, dopo avere capito quanto accaduto, sono stati i suoi colleghi che avevano effettuato le medesime operazioni. Sul posto sono quindi arrivati i mezzi dei vigili del fuoco di Schio e di Vicenza e gli operatori del Suem. Che però non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’operaio deceduto praticamente sul colpo.

LA GALLERIA. Il lavoratore messinese era impegnato nei lavori di costruzione della galleria della Pedemontana che collegherà Malo con Castelgomberto. L’intervento a Malo è iniziato a gennaio arrivando già a superare i 200 metri dall’ingresso del tunnel. Dopo l’infortunio mortale il cantiere è stato posto sotto sequestro da parte delle forze dell’ordine su disposizione della procura. E i sigilli non verranno tolti almeno fino a quando non saranno completate tutte le operazioni peritali stabilite dal sostituto procuratore che sta coordinando l’inchiesta. Inizialmente il fascicolo è stato aperto dal pubblico ministero Serena Chimica (di turno il giorno in cui è avvenuta la morte dell’operaio) poi però è passato nelle mani del sostituto Silvia Golin, che fa parte del gruppo di magistrati che si occupano degli infortuni sul lavoro. A eseguire i primi accertamenti sul luogo del drammatico incidente erano giunti anche i tecnici dello Spisal dell’Ulss 4.

Matteo Bernardini

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