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Valdagno

Crolla ramo di 5 metri. Favorita, un albero su 2 è sorvegliato speciale

Un tonfo che ha squarciato il silenzio. L’altra sera, poco dopo le 21, c’è stato l’allarme di un residente e in pochi minuti sul posto sono arrivati i vigili del fuoco, l’assessore ai lavori pubblici Federico granello e il tecnico reperibile del Comune. Un tronco lungo quasi 5 metri e con un diametro di mezzo metro ha abbattuto la recinzione del parco “La Favorita” schiantandosi sul marciapiede e su parte della carreggiata di via Parco della Favorita. 
La fortuna ha voluto che in quel momento nessuno passeggiasse a ridosso dell’area verde e nessun veicolo transitasse per la strada di Oltreagno. I pompieri hanno tagliare il ramo caduto e la zona è stata subito messa in sicurezza con gli uomini del Comune. Nastri bianchi e rossi a delimitare l’area e luci per avvisare degli ostacoli rimasti a terra. Il mattino successivo sono andate avanti le operazioni di pulizia e di rimozione del legno tagliato.
Il Comune è già da tempo in allerta per il pericolo di crolli, per siccità o per il vento. Tra i 451 esemplari del parco, 211 saranno soggetti a interventi essendo sorvegliati speciali. Ma se ne potrà parlare solo da ottobre.

A provocare la caduta del ramo di faggio è stato il cosiddetto “summer branch drop” ovvero la siccità. «Si tratta della rottura estiva e improvvisa delle branche - ha spiegato Granello -. Un fenomeno che si verifica in modo imprevedibile quando gli alberi sono sotto stress per lunghi periodi di assenza di piogge come quello che stiamo vivendo». Torna alla ribalta, quindi, la sicurezza nel parco cittadino che, a febbraio, aveva visto schiantarsi a terra uno dei cedri dell’Himalaya. In quell’occasione erano state forti raffiche di vento ad abbattere trenta metri di tronco che avevano trovato sulla traiettoria una panchina del sentiero che si snoda nella parte superiore dell’area verde. In quel caso il Comune era subito corso ai ripari vietando l’entrata al parco e predisponendo la chiusura dei cancelli ogni volta che lo richiedano le condizioni meteo. Che i maestosi alberi monumentali del parco “La Favorita” siano fragili non è certo una novità.

«Stiamo continuando a monitorare la situazione - aggiunge l’assessore -. A maggio è stata approvata una variazione al bilancio di 173 mila euro per dare corso a provvedimenti che sono risultati necessari dalla relazione predisposta dal tecnico forestale e che richiederanno comunque ulteriori indagini e potature che non possono essere fatte in questo momento: si peggiorerebbe la situazione già delicata, perché gli interventi comporterebbero il consumo di linfa per la cicatrizzazione. Quindi ulteriore stress per gli alberi. Si dovrà aspettare ottobre per procedere».

Alberi centenari fragili ma preziosi visto che si sta parlando di «un patrimonio arboreo che simbolicamente è stato valutato milioni di euro sia sotto l’aspetto monumentale che ecologico», come ricordato da Granello. Gli stessi giganti verdi sono stati censiti dai carabinieri forestali tra gli alberi monumentali. In realtà nel censimento ne risultano cinque, ma sono molti di più perché è considerato il gruppo e non il singolo esemplare.

In occasione dello schianto di inizio anno l’idea avanzata, e a cui stanno tuttora lavorando l’Amministrazione comunale e gli uffici municipali, è quella di installare alcuni anemometri nel parco “La Favorita” in abbinamento a sirene che allertino del superamento di determinati livelli di forza del vento per far scattare la chiusura. A questo, ora, si aggiungono i cartelli con l’avviso di prestare massima attenzione per possibili schianti improvvisi.

 

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