<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Comune parte civile
contro i Pfas Miteni
«Mancata fiducia»

Il municipio trissinese. ARCHIVIO
Il municipio trissinese. ARCHIVIO
Il municipio trissinese. ARCHIVIO
Il municipio trissinese. ARCHIVIO

Trissino può fare causa alla Miteni. Lo ha deciso la giunta all’unanimità autorizzando il sindaco Davide Faccio “alla costituzione del Comune quale persona offesa avanti le Procure della Repubblica competenti, presso i Tribunale di Vicenza, Padova, Rovigo e Verona, nonché presso la Procura Distrettuale Antimafia di Venezia, per ogni ipotesi di reato rilevato dagli stessi uffici per l’inquinamento attualmente presente nel territorio, delle acque di superficie e della falda freatica dai Pfas”.

«Una presa di posizione – ha dichiarato Faccio – conseguente all’arrivo in municipio della relazione dei carabinieri del Noe. Un atto che non incide sul lavoro del Comitato tecnico, con Regione, Provincia e Arpav, che ha già varato un protocollo finalizzato al coordinamento del procedimento amministrativo di caratterizzazione e bonifica dei terreni di Miteni».

L’amministrazione si accoda alla decisione presa lo scorso gennaio dalla Regione.

«E’ venuto a mancare – aggiunge l’assessore all’ambiente Gianpietro Ramina – il rapporto fiduciario che aveva contraddistinto il dialogo con l’azienda. Le indagini del Noe evidenziano che dell’inquinamento non sono stati avvertiti gli enti preposti. Una presa di posizione cautelativa, che tra l’altro ci permette di avere accesso agli atti delle Procure».

Nei giorni scorsi il Movimento 5 Stelle ha presentato una interrogazione in Provincia sul report annuale della Miteni relativo alle emissioni di Pfas nell'anno 2016. G.Z.

Suggerimenti