<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Commissione Pfas
La Miteni promette
«Pieno appoggio»

La Miteni di Trissino.  ARCHIVIO
La Miteni di Trissino. ARCHIVIO
La Miteni di Trissino.  ARCHIVIO
La Miteni di Trissino. ARCHIVIO

Nata la commissione regionale per vederci chiaro su tutta la questione, la Miteni non poteva tirarsi indietro.

«Diamo la nostra piena disponibilità e collaborazione alla commissione sui Pfas varata ieri dal Consiglio Regionale del Veneto. Apprendiamo con favore che c'è l'intenzione di ascoltare anche Miteni cosa che la commissione parlamentare non ha invece mai fatto», scrive l’azienda in un comunicato diffuso ieri mattina. «Siamo certi che vi sarà un concreto confronto». La commissione regionale avrà inoltre a disposizione anche i risultati dell'indagine che i consorzi di depurazione stanno effettuando proprio in queste settimane sugli utilizzatori dei Pfas, come stabilito da una sentenza del tribunale Superiore delle acque e da un decreto della stessa Regione Veneto. «Siamo certi che i risultati di questa indagine descriveranno un quadro del tutto nuovo sull'origine delle fonti di immissione dei Pfas nell'ambiente sia oggi sia per il passato». A chiedere, con un’interrogazione, l’attivazione dello screening su una cinquantina di bambini nati nel 2013 nella “zona rossa” è la consigliera dem Alessandra Moretti: «I filtri a carbone nell’acquedotto non avrebbero eliminato la contaminazione, troppe famiglie aspettano risposte da troppo tempo». A stretto giro la risposta dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto: «Lo screening partirà appena gli esperti avranno elaborato le modalità corrette, Moretti si informi o rischia nomination a “Lady mi correggo dell’anno”».

Suggerimenti