VALDAGNO. Pochi minuti dopo aver iniziato il lavoro è stato colto da un malore che non gli ha lasciato scampo. Inutili i tempestivi soccorsi: Massimo Ruaro, 42enne, sposato, padre di due figli che frequentano le elementari, operaio in una fabbrica della Zona Industriale di Piana di Valdagno, è stato dichiarato deceduto sul posto. A stroncargli la vita con tutta probabilità è stato un infarto. A fare chiarezza sulle cause della morte sarà l’autopsia. Abitava con la famiglia a Valle di Castelgomberto. È accaduto ieri mattina all’interno dell’azienda in cui lavorava da poco più di un anno. Il primo a prestargli soccorso è stato il titolare della fabbrica che produce imballaggi industriali in legno.
«Ero poco distante da lui nel capannone. Ricordo che era in piedi. Mi sono girato qualche secondo – rammenta con voce commossa l'imprenditore - per raccogliere una cosa e quando mi sono voltato l’ho visto accasciato a terra. Mi sono subito avvicinato per capire cosa potesse essere successo ed ho chiamato altri due operai a darmi una mano. Ho avuto immediata la sensazione di gravità: l’abbiamo disteso ed ho iniziato a praticargli il massaggio cardiaco. Nel frattempo è stato avvertito il 118. In pochi minuti è arrivata l’ambulanza, ed il personale medico ha continuato ad insistere con manovre rianimatorie per una quarantina di minuti. Dopo di che hanno dovuto arrendersi e constatare il decesso».