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Applausi per Luca, “dottore” speciale

La festa per Luca, con corona d’alloro e papiro. DUSO
La festa per Luca, con corona d’alloro e papiro. DUSO
La festa per Luca, con corona d’alloro e papiro. DUSO
La festa per Luca, con corona d’alloro e papiro. DUSO

Il suo è “solo” un diploma, ma vale più di una laurea, per questo la prova orale, ultimo atto di cinque anni vissuti intensamente all’Artusi di Recoaro, ha avuto per Luca un epilogo speciale. Speciale come lui, che dopo aver fatto assaggiare il tiramisù, illustrandone le fasi di preparazione, è stato proclamato “dottore” in pasticceria. Tanta la commozione, non solo dei genitori e dei fratelli, ma anche degli insegnanti che l’hanno sostenuto in questi anni e della commissione a cui questo ragazzone dagli occhi buoni è subito entrato nel cuore. Il 2 luglio rimarrà una data indimenticabile per Luca Bassetto, studente diversamente abile della classe 5a indirizzo Pasticceria. Faccia buona, cuffie sempre in testa, dietro gli occhiali occhi sempre sorridenti. «In questi anni - racconta Maria Pia Spataro, la sua insegnante di sostegno - Luca è diventato la mascotte della scuola, per le sue uscite a volte fuori dal comune e per la sua simpatia che allietava anche le giornate più uggiose». Per questo il suo successo personale, dopo cinque anni di viaggi in corriera, di pagine di italiano, esercizi di matematica, attività di laboratorio e ricette di torte di ogni tipo, ma anche di qualche inevitabile momento di difficoltà, è una gioia per tutti. Perché Luca è l’esempio di come l’inclusione sia possibile, anche quando nelle diagnosi mediche si leggono parole difficili che richiamano l’autismo. Impossibile allora, per chi ha vissuto a fianco di Luca e l’ha sostenuto in questi anni, far passare questo evento in sordina. Per questo, in deroga alle severe norme ministeriali, concluso l’esame, anche la commissione si è lasciata andare ai festeggiamenti, preceduti da una vera e propria “cerimonia di proclamazione” con tanto di corona d’alloro, pergamena e papiro. La presidente della commissione, Maria Grazia Grotto, si è prestata a celebrare questo momento di gioia consegnando, senza nascondere la commozione, il “diploma” e la corona a un Luca finalmente rilassato e felice. Sul papiro sono riportate le frasi più ricorrenti di Luca, veri e propri tormentoni all’Artusi. E, tra una fetta di torta e la frusta da pasticcere, ecco lui con indosso la divisa, pronto a offrire il suo cavallo di battaglia: il tiramisù. Quello che trionfa al centro è il suo faccione sorridente e un po’ sornione che sembra voler dire «amici miei io qui ho concluso, adesso mi aspettano altre avventure». Luca è uno dei tanti studenti con disabilità che frequentano l’istituto alberghiero di Recoaro e ogni giorno cercano di dare il meglio di sé e di superare, insieme alle difficoltà, i propri limiti. «La scuola, da parte sua - ricorda la prof. Spataro -, cerca di creare per questi studenti un ambiente accogliente e didatticamente efficace al fine di sviluppare le loro potenzialità e permettergli di trovare la propria strada, se necessario anche con un programma personalizzato». «Per l’Artusi - precisa - essere scuola inclusiva non vuol dire solo garantire allo studente un posto in classe, ma fare in modo che questi studenti abbiano parte attiva nella comunità scolastica e poi fuori dalla scuola. Luca ha partecipato a tutte le attività, compresa l’alternanza scuola-lavoro. E adesso può davvero dire, come amava fare spesso: “va ben, ndemo vanti”». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marialuisa Duso

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