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Acerbi per il bis: «Mi ricandido a sindaco»

In primavera la città tornerà al voto per rinnovare l’Amministrazione.   FOTOSERVIZIO CISCATO - STUDIO  STELLAGiancarlo Acerbi ha annunciato la sua ricandidatura
In primavera la città tornerà al voto per rinnovare l’Amministrazione. FOTOSERVIZIO CISCATO - STUDIO STELLAGiancarlo Acerbi ha annunciato la sua ricandidatura
In primavera la città tornerà al voto per rinnovare l’Amministrazione.   FOTOSERVIZIO CISCATO - STUDIO  STELLAGiancarlo Acerbi ha annunciato la sua ricandidatura
In primavera la città tornerà al voto per rinnovare l’Amministrazione. FOTOSERVIZIO CISCATO - STUDIO STELLAGiancarlo Acerbi ha annunciato la sua ricandidatura

Sciolta la riserva, Giancarlo Acerbi ci riprova. Il sindaco uscente ufficializza la sua ricandidatura alla poltrona di primo cittadino. «La decisione di ripresentarmi è dovuta alla volontà di continuare il buon lavoro iniziato e per rispondere alle richieste del gruppo che mi sostiene e di tanti cittadini. Le perplessità che mi hanno portato a espormi solo ora erano legate alla mia attività lavorativa che ho chiarito e sono più sereno, pronto a cominciare una nuova avventura». Acerbi, 61 anni il prossimo agosto, è dirigente veterinario nell’Ulss 7 “Pedemontana” e si divide attualmente tra il municipio e l’ufficio di Schio. Ora si ripresenta sperando nel bis e con in testa già obiettivi precisi: «Per prima cosa occorrerà riorganizzare il personale anche dal punto di vista logistico, concentrando sedi e sportelli e questo è un punto che sarà necessario venga preso in mano da chiunque venga eletto, anche perché è già in atto la razionalizzazione -puntualizza -. Bisognerà continuare sulla strada del rilancio di servizi associati, di fusioni e dell’Unione montana. Queste sono ormai strade obbligate, visto che lo sterile campanilismo non è più funzionale. Proprio per questo nel mio mandato ho ragionato nell’ottica di valle e di Alto Vicentino. Il futuro degli enti locali deve essere di ampio respiro sia in senso geografico, e lo dimostrano le fusioni delle società partecipate, sia come contenuti aprendosi all’Europa». E se il programma deve essere ancora messo nero su bianco qualche pilastro è già posto: «Tra le tante idee, alcune già in fase avanzata altre solo abbozzate, c’è sicuramente la riqualificazione di zone importanti come campagna Festari, il Dam e l’area Lido. Porte che potrebbero aprirsi anche grazie al lavoro portato avanti con l’ex parcheggio Marzotto restituito alla città dopo l’accordo con “Immobili e partecipazioni” e frutto di una lunga trattativa in cui, dopo essere stati accusati da qualche consigliere comunale di aver tirato troppo la corda, abbiamo dimostrato di aver raggiunto il risultato, proprio mantenendo il dialogo con la società». Oggi, l’ufficializzazione della candidatura avverrà nel parcheggio dell’incrocio tra le vie Pasubio e Cornetto, dove inizia il tratto novalese della pista ciclabile “Agno Guà” inaugurato ad ottobre 2017. «Quel luogo ha un significato ben preciso -prosegue Acerbi-. La pista ciclabile è un’opera che i cittadini hanno richiesto ed è al servizio di tutti, non di singole categorie o dei partiti. È un bel simbolo del lavoro che bisogna continuare, visto che entro fine anno si potranno iniziare gli interventi per l’ultimo tratto di nostra competenza ed entro il 2020 potrebbe essere terminato il percorso fino a Recoaro. Un’opera che rispetta l’ambiente e rappresenta una serie di valori in cui credo». Nella scorsa campagna elettorale il leit motiv era “nessuna promessa faraonica viste le scarse risorse nelle casse dei Comuni”. «La situazione non è cambiata, ma in questi anni abbiamo intercettato contributi importanti da Regione ed Europa -conclude Acerbi-. Grazie ai finanziamenti abbiamo visto la realizzazione di opere che non speravo riuscissimo a terminare così presto. Serve continuare su quella strada, coinvolgendo la città e i gruppi politici. Poi vedremo se arriverà la famigerata autonomia. Inoltre quella frase ha portato fortuna. Perchè cambiarla?». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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