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A Santa Maria si spargeranno le ceneri

Il colle di Santa Maria di Panisacco dove si potranno disperdere le ceneri dei defunti. MOLINARI
Il colle di Santa Maria di Panisacco dove si potranno disperdere le ceneri dei defunti. MOLINARI
Il colle di Santa Maria di Panisacco dove si potranno disperdere le ceneri dei defunti. MOLINARI
Il colle di Santa Maria di Panisacco dove si potranno disperdere le ceneri dei defunti. MOLINARI

Nella vita dei valdagnesi c’è un luogo che alzando gli occhi si incrocia almeno una volta al giorno. Un luogo che è nel cuore di molti e che nessuno potrà dire di non conoscere. È il colle di Santa Maria di Panisacco che domina la città e che ogni anno è meta di pellegrinaggio. Sulla cima c’è infatti l’omonimo santuario che nonostante gli anni continua a mantenere il suo fascino. Ed è proprio lì che i cittadini potranno decidere di far disperdere le proprie ceneri dopo la cremazione. Il procedimento per il via libera è in fase d’arrivo, ma l’amministrazione ha già compiuto tutti i passi per renderlo possibile. «La decisione di individuare un luogo per la dispersione delle ceneri è nata un anno fa dalle richieste dei cittadini che desideravano avere a disposizione un posto diverso dall’area dedicata all’interno del cimitero monumentale -ha spiegato il consigliere di maggioranza Liliana Magnani che, da assessore all’anagrafe nello scorso mandato, ha seguito l’iter dall’inizio-. Il desiderio era avere una cornice diversa. Era necessario quindi individuare delle zone che rispettassero le distanze dagli abitati come stabilito dalla legge. E siamo arrivati a Santa Maria di Panisacco soprattutto per il legame affettivo che la città ha con quel luogo». L’ostacolo a quel punto era rappresentato dal fatto che la potenziale area boschiva alle spalle del santuario è di proprietà dell’Associazione nazionale reduci dalla prigionia. Detto e fatto. Gli uffici hanno inviato una richiesta alla sede di Roma. «Non solo l’associazione ha dato la propria disponibilità, ma ha anche deciso di cedere gratuitamente il lotto di terra al Comune -ha aggiunto Magnani-. Ora prima di arrivare alla fine vorremmo che i cittadini e gli operatori del settore sappiano che c’è questa possibilità». La cremazione è una pratica che sta prendendo sempre più piede negli anni. Solo nel 2018 ne sono state autorizzate dall’ufficio dello stato civile 108 per residenti in città. Ma fino ad oggi se si era deciso per la dispersione in zona era possibile farlo solo al cinerario di viale Regina Margherita oppure a Campogrosso di Recoaro. In provincia, infatti, non sono molti i luoghi in cui è permesso. Tra questi ci sono la Strada degli Eroi, circa 100 metri dopo la galleria d’Havet a Valli del Pasubio, a Schio il Novegno vicino alla Busa, a Bassano sul fiume Brenta. Lo scorso anno sono stati 3 i valdagnesi che hanno indicato il cinerario come luogo per la dispersione. Quattro, invece, hanno scelto il comune di Recoaro e l’Alpe di Campogrosso al cospetto della stele in pietra raffigurante la Madonna. «Era un provvedimento a cui tenevamo in modo particolare perché il nostro territorio offre ampi spazi per renderlo possibile e sapevamo che era un’esigenza di molti. Non sempre sono state richieste formali. Molte volte sono emerse dal dialogo con i cittadini. Sono sempre più le cremazioni e sempre di più le persone che conservano le ceneri del proprio caro a casa. Questa è un’ulteriore possibilità. Ma è anche il modo per mettere le persone che desiderano che le proprie ceneri siano disperse nella condizione di realizzare il proprio desiderio rispettando la normativa». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Veronica Molinari

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