<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

A piedi sui sentieri per scoprire i segreti degli antichi borghi

Alcuni partecipanti alla marcia.  A.C.
Alcuni partecipanti alla marcia. A.C.
Alcuni partecipanti alla marcia.  A.C.
Alcuni partecipanti alla marcia. A.C.

Quando una passeggiata diventa l’occasione per dare visibilità alle bellezze paesaggistiche e architettoniche di un territorio collinare. È il caso della camminata “Su e xò par Quargnenta”, con una partecipazione di 700 persone: un numero che gli organizzatori, i gruppi Sagra e Giovani, Avis e Cacciatori, considerano quanto mai valido per continuare nell’organizzazione delle iniziative. La frazione di Brogliano è adagiata sulla dorsale destra della Valle dell’Agno, caratterizzata da un centro abitato intorno alla chiesa parrocchiale, da cui si diramano le strade che portano alle caratteristiche contrade sparpagliate su piccoli pianori verdi. Alcune hanno nomi fantasiosi, che racchiudono storie ancestrali, come via Morgante (non si capisce come il nome del poema di Pulci sia arrivato fin quassù, anche se nelle giornate nuvolose il nucleo di case assume la fisionomia tipica di un borgo, come descritto nel poema) e via Del Lago (quando nella zona non c’è neppure una pozzanghera d’acqua); altre portano un nome, che vuole ricordare tragici episodi, come via De Martiri (l’eccidio nazifascista), mentre ci sono piccoli centri storici, che si richiamano ai capostipite fondatore, come le vie Garello, Grigolati, Montagna e Stella. Fino a qualche anno fa le radure di Quargnenta erano meta per gite fuori porta, perché offrivano la pausa per il pic-nic in un ambiente tranquillo fresco e verde. Nelle soste del percorso i marciatori gustano i prodotti, preparati dalla gente del posto, che li ricava dagli orti, dai frutteti e dai vigneti presenti nel terrtiorio di Qauargnenta. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

A.C.

Suggerimenti