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Trissino

15enne stuprata
venduta dall'amica
in cambio di coca

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La vittima all'epoca dei fatti aveva 15 anni
La vittima all'epoca dei fatti aveva 15 anni
La vittima all'epoca dei fatti aveva 15 anni
La vittima all'epoca dei fatti aveva 15 anni

TRISSINO. «Hai detto ai tuoi amici che avevo 19 anni perché volevi che ti portassero la cocaina». È la drammatica accusa della sedicenne (ma all'epoca dei fatti ancora quindicenne) vittima di uno stupro di gruppo del quale sono accusati una 31enne italiana residente a Trissino e due marocchini di 27 e 28 anni, di Arzignano e San Bonifacio. La violenza sarebbe avvenuta l'ottobre scorso, quando la minorenne si trovava nella casa della donna come ospite per il fine settimana. Nel corso di due notti, stando al suo racconto, sarebbe stata stuprata ripetutamente venendo anche costretta ad assumere hashish e cocaina. 

 

Il racconto della ragazzina, ritenuto credibile e fondato, è contenuto nell'ordinanza del giudice per le indagini preliminari. Un racconto in cui emerge anche la delusione e l'amarezza dell'adolescente verso la 31enne, ritenuta una sorella più ancora che un’amica. «Eri l'unica amica che avevo. Perché hai permesso che mi facessero del male invece di proteggermi? Dov’era mia “sorella” quando ho chiesto aiuto?». Ma invece di risposte, l’adolescente si sente ribattere dalla 31enne: «Perché non dici la verità? Che hai detto che avevi 19 anni e nessuno ti ha spinto a fare niente». E la ragazzina che ribatte: «Tu hai detto che ho 19 anni perché avevi paura che non ti portassero la “bianca” (la cocaina, ndr)».  

 

A quasi un mese dal presunto stupro di gruppo per il gip emerge chiaramente come i tre indagati, che ormai avevano capito di essere al centro di un'indagine, e che ritenevano ormai imminente una convocazione dei carabinieri, si stessero organizzando per «accordarsi sulla versione da dare in maniera che tutti dicessero le stesse cose». Così «lei - la giovane presunta vittima - non avrebbe potuto fare niente, non avrebbe potuto fregarli», ripete in una conversazione telefonica la 31enne con uno dei due nordafricani. I tre indagati dovrebbero essere ascoltati dal giudice nell'interrogatorio di garanzia che dovrebbe svolgersi domani mattina. 

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