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Vacanza solidale all’oasi in Burkina Il cuore è thienese

L’ingresso dell’oasi creata dall’oste thienese Toni ConteLe capanne dove i volontari potranno soggiornareL’abbondante vegetazione possibile grazie al pozzo, sullo sfondo
L’ingresso dell’oasi creata dall’oste thienese Toni ConteLe capanne dove i volontari potranno soggiornareL’abbondante vegetazione possibile grazie al pozzo, sullo sfondo
L’ingresso dell’oasi creata dall’oste thienese Toni ConteLe capanne dove i volontari potranno soggiornareL’abbondante vegetazione possibile grazie al pozzo, sullo sfondo
L’ingresso dell’oasi creata dall’oste thienese Toni ConteLe capanne dove i volontari potranno soggiornareL’abbondante vegetazione possibile grazie al pozzo, sullo sfondo

L’idea è semplice quanto innovativa: organizzare un viaggio in terra africana in grado di coniugare il desiderio di scoprire nuovi paesaggi e tradizioni con la volontà di fare del bene. A proporlo è l’associazione “Oasi Villaggio Mama Mima” dell’oste thienese Toni Conte, da quasi tre anni impegnato ad aiutare il villaggio in Burkina Faso da cui proviene Seyud Gne Gne, uno dei ragazzi che lavorano nella cucina della sua osteria. La sua “missione” è iniziata un po’ per scherzo nel gennaio del 2017 quando si è preso un paio di settimane di ferie per accompagnare a casa il suo dipendente e, ritrovandosi in un villaggio sprovvisto di elettricità, ha deciso di rimboccarsi le maniche e di comprare e installare due pannelli fotovoltaici. Da allora, prima come privato e poi come associazione costituita con altri amici, tra cui il suo braccio destro Enrico Fongaro, Toni Conte ha realizzato un pozzo per l’acqua e una pompa azionata a pannelli fotovoltaici, capace di riempire una cisterna da tremila litri utilizzata per le coltivazioni di ortaggi e piante, in una produzione che attualmente riesce non solo a soddisfare le esigenze di consumo del villaggio, ma anche l’esportazione nei villaggi vicini. Il passo successivo è stata la costruzione dell’asilo, in fase di ultimazione, che accoglierà i bambini del villaggio permettendo alle mamme di lavorare, e la realizzazione delle casette destinate ai volontari che vorranno sposare l’idea della “vacanza solidale” spendendo nel villaggio di Sanounokou le proprie ferie. «Abbiamo chiesto agli abitanti se potevano realizzare una piccola corte con una costruzione sia per noi che per le persone che in futuro vorranno provare a fare una vacanza solidale - spiega Conte -. La corte “Oasi Mama Mima” è interamente costruita con argilla e finiture in legno, ha il tetto di paglia, un palapas centrale, quattro camere, due docce e uno spogliatoio. L’idea è quella di organizzare mini vacanze di otto giorni, da novembre ad aprile, durante le quali si possano sia visitare le bellezze di questa splendida terra che dare una mano al villaggio: ci piacerebbe insegnare a queste persone un mestiere, aiutarli ad avviare delle attività e renderli indipendenti nella loro terra. Sapere che con il nostro sostegno stiamo aiutando qualcuno che non ha avuto la fortuna di nascere in Italia è molto gratificante. Ma, se devo essere sincero, sono convinto che stiano dando più loro a noi: con la loro ospitalità, i loro sorrisi e l’amore dei bambini ci insegnano tutti i giorni che si può essere felici con poco». Anche il Comune di Thiene ha deciso di sostenere il progetto che Conte e Fongaro hanno promosso, insieme ad altri soci, stanziando tremila euro come contributo all’ultimazione dell’asilo. «Parlando con Toni ed Enrico - spiega Anna Maria Savio, assessore al sociale - mi hanno colpito la loro generosità, forza ed umanità e l’amore che nutrono nei confronti di questo paese, che stanno aiutando a da cui ricevono in cambio affetto sincero, valori positivi e rapporti onesti. Penso che la maggiore risorsa da realizzare nei Paesi bisognosi sia dare loro un avvenire autonomo ed è quello che sta facendo l’Oasi Villaggio Mama Mima». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Alessandra Dall’Igna

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