Sotto una pioggia di ombrelli colorati, è andata in scena ieri a Thiene la decima edizione della Festa dei Popoli che ha visto la partecipazione di ben 44 Nazioni: dall’Albania fino all’Uruguay, passando per Bangladesh, Moldova, Cuba, Ghana e Marocco. Popoli che ogni giorno vivono nella realtà locale e che ieri hanno voluto mettersi in mostra con tutte le loro peculiarità, regalando un’esplosione di suoni, canti e costumi. L'originale giro del mondo, organizzato dalla commissione Festa dei Popoli, ha avuto inizio in piazza Chilesotti da dove è partito il corteo che, scortato dai rappresentanti dei Comuni di Thiene, Fara, Sarcedo, Zugliano, Zanè, Santorso, Carré, Marano e Lugo, ha visto i diversi gruppi etnici sfilare in abiti tradizionali e con la loro bandiera per le vie cittadine fino ad approdare al Parco di Villa Fabris. Onorando il tema della decima edizione, ovvero “Intreccio di lingue” - le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2019 Anno internazionale delle lingue indigene - i diversi popoli sono saliti sul palco per salutare Thiene sia nel proprio dialetto che in italiano. «Siamo qui a festeggiare i dieci anni di questo incredibile evento che celebra la diversità - ha affermato il sindaco Gianni Casarotto nel suo discorso - Vogliamo che non solo Thiene ma tutto l’Alto vicentino diventi una società in cui riusciamo a convivere insieme volendoci bene. Portiamo amore nel mondo. Un grande grazie ai volontari che si spendono per regalare alla città un momento di condivisione e integrazione». Subito dopo i saluti ha preso il via il grande picnic etnico: presi d’assalto i 2.500 assaggi tipici provenienti da Bangladesh, Ghana, Honduras, Moldova e Italia. Per tutta la giornata le diverse culture si sono mescolate, condividendo la bellezza delle loro storie e tradizioni, mentre diverse associazioni locali hanno proposto laboratori gastronomici e musicali, workshop dedicati a balli tipici e narrazione. Una giornata all’insegna anche dell’attenzione all'ambiente e agli stili di vita sani: dalla Festa è infatti stata bandita la plastica, optando per rifiuti computabili, mentre in adesione alla campagna “-Alcol+Gusto” sono state proposte solo bevande analcoliche. • © RIPRODUZIONE RISERVATA