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Una laurea per il papà del computer

Una laurea honoris causa in Computer Science per coronare una vita dedicata all'informatica. Lunedì il rettore dell'Università di Bari Stefano Bronzini ha conferito il prestigioso titolo a Gastone Garziera, perito dell'istituto tecnico Rossi di Vicenza che nei primi anni '60 contribuì alla progettazione, nel team di Pier Giorgio Perotto, della Olivetti Programma 101, il primo “desktop computer” commerciale al mondo. Nato nel 1942 a Sandrigo, figlio di Bruno ed Elisabetta Merenti, Gastone Garziera – che ora vive a Chiaverano, un piccolo paese a nord di Ivrea - è cresciuto in una famiglia contadina residente in via Termini. «Erano tempi duri, non potevamo nemmeno comprare un cavallo per arare i campi. Lavoravamo la terra con le mucche da latte e con le nostre braccia. Ricordo ancora che barattavamo le uova delle galline per avere, ad esempio, lo zucchero. Sono riuscito a dare seguito agli studi grazie all'aiuto economico di una mia zia insegnante», racconta il pioniere dell'informatica che nel 1961 si diplomò nell'istituto tecnico di Vicenza. «Tra le varie proposte di lavoro scelsi quella di Olivetti perché pagava di più: non avevo ancora capito cosa fosse questo laboratorio di ricerche elettroniche e dove sarei finito. Il termine “informatica” nacque nel '62 e nelle università non si parlava ancora di computer. All'interno dell'azienda, però, frequentai quattro mesi di corsi in cui venivano forniti i rudimenti per poter comunicare con chi lavorava già nel settore. Improvvisamente mi trovai catapultato in un mondo incredibile, nel posto giusto e al momento giusto. Un ambiente colmo di forze giovani e di voglia di fare, dove progettavano i computer, quattro anni prima con la tecnologia a valvole e quattro anni dopo il primo calcolatore a transistor», aggiunge. «La P101 venne presentata nell'ottobre del '65 al “Bema” di New York: fu un successo mondiale perché con un peso di 30 chilogrammi poteva stare in qualsiasi scrivania. La Programma 101 moltiplicava la produttività e dal punto di vista matematico non c'erano problemi che non riuscisse ad affrontare: l'unico limite era la memoria, legato soprattutto alle piccole dimensioni. Furono 44 mila gli esemplari venduti, alcuni di questi vennero addirittura utilizzati dalla Nasa». Garziera lavorò nell'azienda fino al pensionamento negli anni '90. Una carriera durante la quale “ha partecipato, con ruoli sempre più rilevanti, alle attività informatiche della Olivetti, da cui sono scaturite macchine d’avanguardia per l’epoca e di estremo interesse storico oggi”, si legge, tra le motivazioni del conferimento della laurea honoris causa, sul sito dell'ateneo barese. “Gli incarichi ricoperti, anche con ruoli di direzione, hanno spaziato dall’hardware al software, includendo attività di ricerca alcune delle quali hanno portato allo sviluppo di tecnologie informatiche innovative ed allo stato dell’arte dell’epoca, testimoniate anche da numerosi brevetti a suo nome. Negli anni recenti ha instancabilmente lavorato per la diffusione della cultura informatica, per la costruzione di una coscienza storica dell’industria informatica italiana e della sua rilevanza mondiale, per la diffusione della cultura informatica in generale specialmente presso i giovani”. «Non me l'aspettavo – conclude - e mi fa un enorme piacere, soprattutto nell'anno in cui cade il 50° anniversario del primo corso di laurea in Italia dedicato all’informatica». • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Marco Billo

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