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Thiene

Una botta di grinta
e fair play alle finali
nazionali “Fight net”

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Guantoni anche per i bambini alle finali “Fight net”.  FOTOSERVIZIO  CISCATO
Guantoni anche per i bambini alle finali “Fight net”. FOTOSERVIZIO CISCATO
“Fight net” (FOTO STELLA)

THIENE. Gabbie, ring e tatami: per una giornata il PalaCeccato di Thiene si è trasformato in un enorme palcoscenico su cui sono andati in scena oltre 600 combattimenti. In programma, i campionati nazionali del circuito “Fight Net”, la tappa finale della stagione 2018/2019 che per tutta la giornata ha visto sfidarsi 500 atleti di varie età impegnati in discipline più o meno note agli appassionati del settore e ai curiosi, accorsi numerosi. Dagli incontri di Kick o Light Boxing a quelli di Ju Jitsu, passando per il Muay Thai, l’Mma (arti marziali miste) il Grappling e il Sanda: comun denominatore di tutti i match, da quelli super protetti dedicati ai bambini fino ai più intensi e veloci degli adulti, un grande fair play. «Spesso purtroppo gli sport da combattimento vengono considerati violenti e invece sono tutte discipline che insegnano all’atleta ad avere un enorme rispetto delle regole, dei compagni e dell'avversario», ha spiegato il maestro Hamid Abourchid del “Team Thiene Fight Club” che in questi ultimi anni ha collezionato numerosi traguardi dilettantistici e Pro. «Si tratta di sport che aiutano a gestire e a incanalare la rabbia, e sono spesso utilizzati per recuperare ragazzi in situazioni difficili», ha aggiunto Manuela Caironi, vi presidente di “Fight Net”. In gara anche qualche ragazza, circa il 20% dei partecipanti, e molti bambini dai sette anni in su. «Ho iniziato 18 anni fa - ha raccontato la 25enne Giulia Chinello di Padova - attratta dagli sport da combattimento che vedevo in televisione. Ora pratico l’Mma e a fine mese andrò in Inghilterra per il Cage Warriors, uno dei più importanti eventi europei del settore». Passione e talento per il ring non mancano neppure al piccolo Stefan Covaci, 10 anni di Thiene, che ieri ha dato prova delle sue grandi doti nel K1 e nel Muay Thai: «Mi piace questo sport perché mi aiuta a sfogarmi e a farmi i muscoli. Non salto mai un allenamento e spero di poterlo fare come lavoro». «Ospitare a Thiene i campionati italiani è stato davvero un grande onore - ha sottolineato Giampi Michelusi, assessore allo sport -. Sono stato colpito dall’atmosfera di grande correttezza».

Alessandra Dall'Igna

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